Una restrizione che, in particolare dai comparti del turismo, della ristorazione e dello spettacolo, è ritenuta troppo penalizzante e che ha visto forti prese di posizione contrarie anche nell’agrigentino, a partire da Federalberghi e dal flash mob del primo maggio alla Valle dei Templi. Qualcosa si muove riguardo l’accoglienza dei turisti in Italia, con il green pass che permetta spostamenti in Europa a chi è vaccinato, ha dichiarato di aver avuto il covid o ha effettuato un tampone nelle 48 prima dello spostamento, ma è essenziale capire già adesso se in estate vigerà ancora il coprifuoco alle 22, restrizione sicuramente non allettante per i turisti.
Sulla possibilità di slittare l’orario di stop alla circolazione, si sono espressi diversi esperti e dirigenti, ma tutto dipenderà dall’andamento epidemiologico.
“Se i dati lo permetteranno, e il calo dei contagi continuerà, sarà possibile togliere un'ora o anche più di coprifuoco: non è una misura scritta sulla pietra, a decidere devono essere i numeri" ha dichiarato ad esempio Roberto Cauda, direttore di Malattie infettive del "Gemelli" di Roma, ad Agorà sui Rai3.
"Se si decide di accogliere i turisti, vuol dire che si è in sicurezza – ragiona il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè - Credo che tra fine maggio e inizio giugno il coprifuoco andrà tolto". E' scontato però che prima dell'eliminazione ci sarà uno spostamento. "Per ora ci sarà un 'tagliando' - ha ricordato Mulè - per vedere di farlo slittare di un'ora o anche di due, a mezzanotte, superando la 'sindrome di Cenerentola'".
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, invita invece a guardare al quadro generale, non al dettaglio del coprifuoco: "Penso che dobbiamo guardare il settore delle riaperture ad ampio ventaglio. Ci sono attività ancora chiuse come le palestre e il settore del wedding che non ha prospettive". Se "ci fossilizziamo" solo sul coprifuoco "ho paura che sbagliamo obiettivo: dobbiamo guardare a tutto tondo il problema. Mi auguro che il coprifuoco possa avere gradualità, per arrivare a toglierlo. Ma se ci fosse la necessità ancora di qualche settimana nessuno si straccerà le vesti".
"Siamo tutti d'accordo che il coprifuoco debba essere superato e stiamo lavorando per superarlo il prima possibile, grazie anche a una campagna di vaccini che finalmente ha segnato 500mila dosi al giorno" aggiunge, poi, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine del G7 di Londra.
Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, ha spiegato nei giorni scorsi che l'obiettivo è "riaprire per non chiudere più, per questo sono importanti gradualità e progressività. Senza queste caratteristiche il rischio di dover tornare indietro aumenterebbe. Rischieremo di meno se ognuno di noi farà la sua parte nel rispettare le regole che ormai tutti conoscono".
Il premier Mario Draghi, infine, ha preso nero su bianco l'impegno a rivedere la misura. Si dovrà attendere metà maggio per saperne di più.