Schieramento che, dunque, resta unito: da Alternativa Popolare a Forza Italia (comprese le liste satellite di Progetto Sciacca di Calogero Bono, e Sciacca al Centro di Fabrizio Di Paola). Della partita sarà anche Lorenzo Maglienti, che insieme al deputato regionale ex Mpa Roberto Di Mauro, parteciperà con una sua lista, formalizzando così l'addio alla coalizione precedente. Cinque liste, dunque. Che potrebbero anche diventare sei, con l'approdo di eventuali scontenti dagli schieramenti concorrenti. L'obiettivo è di mettere su una vera e propria corazzata, anche da queste parti. Centrodestra che fa sapere di essere al lavoro, in quello che definisce pieno segno della continuità, nella stesura del programma elettorale. Dopo l'annuncio di Fabrizio Di Paola di non volersi ricandidare, i simboli che lo hanno sostenuto sono tornati ad incontrarsi. C'è la conferma dell'alleanza con i forzisti i quali, evidentemente, hanno cambiato idea rispetto all'orientamento di non far più parte della coalizione nel caso in cui Di Paola non si fosse ricandidato. Non si sa ancora in che modo sarà effettuata la scelta del candidato. C'è chi parla di Primarie. A proposito dell'identità dell'aspirante sindaco, non si esclude il ricorso ad un tecnico. Dalle parti dell'ex Ncd, però, si confida nell'individuazione di un politico. Il nome di Calogero Bono è, naturalmente, quello più gettonato. Già nel 2012 si parlò a lungo di lui, anche se poi la scelta dello schieramento cadde su Di Paola, prospettiva che indusse lo stesso Bono a fare un passo indietro. Sul suo nome non ci sarebbero grosse resistenze. Da indiscrezioni pare però che Bono non sia del tutto convinto, e che adesso sia anche un po' deluso dalle resistenze incontrate all'appello dei giorni scorsi al superamento delle ruggini del passato e alla creazione di una grande alleanza. Un progetto che malgrado sembri definitivamente bocciato, soprattutto dal Partito Democratico, che è andato avanti nell'indicazione alla coalizione dell'avvocato Francesca Valenti, vede il centrodestra non ancora rassegnato. “Riteniamo ancora oggi – si legge in un documento diramato oggi – che sia primario il futuro della nostra città, da costruire mettendo da parte le divisioni, unendo i moderati, mettendo da parte l'attaccamento alle sigle e gli antichi rancori che mai hanno giovanto al benessere del nostro territorio”. Un nuovo appello, come a dimostrare che si è fatto ancora un ultimo tentativo. Coalizione di centrodestra che comunque fa sapere di essere intenzionato ad avviare incontri con società civile e associazionismo per renderli protagonisti del prossimo programma elettorale. Per quanto riguarda la situazione delle altre proposte politiche, il Movimento Cinquestelle continua a riunirsi ma a non prendere una decisione sul proprio candidato a sindaco. I veti incrociati stanno caratterizzando la discussione interna ai pentastellati. Matteo Mangiacavallo ha dato un ultimatum, quello di lunedì prossimo 27 marzo. Quella sera occorrerà rompere ogni indugio. Potrebbero esserci colpi di scena fino all'ultimo. La candidatura di Alessandro Mucaria potrebbe essere superata al fotofinish da altre ipotesi. Quello che sembra stia crescendo nelle ultime ore è il nome del presidente dell'AVIS Calogero Termine.