un nuovo trattamento con anticorpi monoclonali. Il paziente interessato: un ventiduenne, affetto da una rara patologia. L'intervento, coordinato dal medico di famiglia del giovane, dall'Usca, dai dottori del reparto ospedaliero e dalla Farmacia del "Giovanni Paolo II", è andato a buon fine. Un'infusione di farmaci specifici a base di monoclonali che viene fatta nel giro di un'ora. Questo tipo di trattamento ha come obiettivo proprio quello di evitare le complicanze e, di conseguenza, la necessità del ricovero in ospedale. Non è un trattamento che viene però effettuato a tutti i soggetti positivi al Covid. Possono accedere, infatti, soltanto i soggetti a rischio complicanze e peraltro entro i primi giorni dall’insorgenza dei sintomi, altrimenti perdono la loro efficacia. La selezione dei pazienti è affidata ai medici di medicina generale e ai medici delle Usca che contattano il Centro più vicino per concordare data e modalità di somministrazione degli anticorpi monoclonali.
Quello effettuato ieri potrebbe essere l'ultimo intervento del genere al "Giovanni Paolo II". Il reparto di Medicina dell'ospedale di Sciacca, infatti, si accinge a liberare gli ultimi posti letto occupati (attraverso le dimissioni dei pazienti ricoverati) e a tornare alla sua funzione originaria, posto che i ricoveri possono venire effettuati all'ospedale di Ribera. Al momento le persone ricoverate per Covid sono 5, ma dagli stessi numeri si evince come l'esigenza di nuovi posti letto, nell'organizzazione ospedaliera, venga fronteggiata dal "Fratelli Parlapiano", dove non a caso i ricoverati (tra degenza ordinaria e sub-intensiva) al momento sono 12.
Intanto la polizia scientifica indaga su un episodio che si è verificato nelle scorse ore, che ha visto un incendio all'interno della tenda della protezione civile situata nella zona vaccinazioni dell’area dell’ospedale, dove solitamente si inoculano le dosi del vaccino Pfizer. La tenda è quella dove gli operatori effettuate le procedure burocratiche, cioè la verifica della documentazione richiesta per potere essere sottoposti all'inoculazione del siero. Si valuta se le cause siano state o meno accidentali. L’orario di inizio delle somministrazioni odierne ha subito inevitabilmente un ritardo per consentire agli investigatori di effettuare i primi accertamenti.