L'isola, alla luce delle oltre due settimane di trend al ribasso, si appresta a riconquistare un colore che manca da ben due mesi, precisamente dal marzo scorso. Numeri confortanti sono anche quelli che riguardano i ricoveri e le terapie intensive: la pressione sulle strutture sanitarie continua a calare e gli ospedali siciliani sono ben al di sotto della soglia critica. L'attenzione dei siciliani, e soprattutto delle tantissime attività economiche ancora ferme a causa della pandemia, è tutta rivolta alla giornata di oggi durante la quale verrà fuori l'ordinanza del ministro alla Salute, Roberto Speranza, che assegnerà la fascia gialla alla Sicilia consentendo così da lunedì 17 le riaperture di bar, ristoranti e la possibilità di spostarsi liberamente da un comune all'altro. Un lento ritorno alla normalità che però non dovrà far abbassare la guardia anche perchè la Sicilia sta attendendo da oltre due mesi il passaggio in zona gialla e vanificare tutto, a questo punto, sarebbe davvero gravissimo. Un giallo che dovrebbe restare a lungo, perché oltre ai posti letto occupati in ospedale sono in calo anche l'Rt e l’incidenza dei contagi sulla popolazione, ossia i due parametri che, su spinta delle Regioni, a partire dalla prossima settimana dovrebbero assumere un ruolo centrale nella classificazione del rischio. La Sicilia, però, resta fanalino di coda per numero di vaccini somministrati, e ad accelerare la campagna potrebbe essere il via libera alle vaccinazioni sui quarantenni, confermate dalla Regione a partire da lunedì prossimo. In questo modo resterebbero esclusi solamente i soggetti tra i 16 e i 39 anni che non hanno patologie. Ma cosa cambierà da lunedì prossimo. Innanzitutto riapriranno bar e ristoranti a pranzo e anche a cena (ma sempre fino alle 22). Si potrà pranzare o cenare regolarmente al tavolo ma solo all’aperto e i tavoli non potranno ospitare più di quattro persone che non siano conviventi. Si potrà tornare a circolare non solo all’interno dell’intera regione, ma anche fra una regione e l’altra. La libertà di spostamenti comprende la progressiva «liberalizzazione» delle visite a parenti e amici: si potrà andare in casa altrui, ma non più di quattro adulti per volta, esclusi i minorenni. Potranno riaprire gli stabilimenti balneari. Riaprono anche le piscine all’aperto, mentre restano ferme quelle al chiuso, di cui si potrebbe discutere nella cabina di regia di lunedì prossimo insieme alla possibilità di autorizzare i banchetti per i matrimoni che restano al momento vietati. Nelle prossime ore si discuterà inoltre della possibilità di consentire la riapertura dei centri commerciali nel weekend: al momento anche in zona gialla il sabato e la domenica (o più precisamente nei giorni festivi e nei prefestivi) devono restare chiusi. Aperti invece tutti gli altri negozi ed esercizi commerciali. Riaprono teatri, musei, aree archeologiche, sempre nel rispetto delle normative sul distanziamento e sulla prevenzione del contagio e dunque prenotazione obbligatoria dei posti a sedere, distanza di sicurezza di almeno un metro tra gli spettatori, capienza delle sale limitata al 50% del totale, massimo 1000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi, con l'uso della mascherina comunque sempre obbligatorio.