A comunicarlo per primo è stato il presidente della Regione Nello Musumeci, dopo aver interloquito con il ministro della Salute Roberto Speranza, ancor prima di firmare il relativo decreto.
«Dopo tante sofferenze si torna finalmente a respirare – ha commentato il governatore – e provo gioia soprattutto per gli operatori economici, coloro cioè che più hanno finora sofferto. Teniamoci caro questo risultato, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione. La battaglia finale – ha concluso Musumeci - si vincerà solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino».
La campagna di vaccinazione, infatti, procede a marcia ridotta: sono ancora tanti i siciliani restii al vaccino. Se la Regione è passata in zona gialla non è stato certo per il numero delle somministrazioni effettuate, bensì grazie ad un rt sotto l’1 da due settimane di fila e ad una situazione, tutto sommato, sotto controllo negli ospedali.
Dopo due mesi in zona arancione, la Sicilia, torna, dunque, nella tanto auspicata zona gialla che potrà ridare una piccola ( ma importante ) boccata d’ossigeno all’economia locale.
Si potrà, infatti, tornare a consumare all’interno di bar, ristoranti e pizzerie, seppur con delle accortezze. Da lunedì sarà consentito pranzare o cenare regolarmente al tavolo ma solo all’aperto e i tavoli non potranno ospitare più di quattro persone che non siano conviventi. Rimarrà, inoltre, invariato il coprifuoco alle 22: quindi entro tale ora, i locali dovranno svuotarsi.
L’altra consessione che i siciliani aspettava da tempo riguarda gli spostamenti, adesso permessi liberamente tra i comuni. Via libera alle visite a parenti e amici: si potrà andare in casa altrui, ma non più di quattro adulti per volta, esclusi i minorenni.
Potranno riaprire gli stabilimenti balneari, così come le piscine all’aperto, mentre restano ferme quelle al chiuso, di cui si potrebbe discutere nella cabina di regia di lunedì prossimo insieme alla possibilità, trapelata già da diversi giorni, di autorizzare i banchetti per i matrimoni che restano al momento vietati.
Nelle prossime ore si discuterà, inoltre, della possibilità di consentire la riapertura dei centri commerciali nel weekend: al momento, infatti, anche in zona gialla il sabato e la domenica (o più precisamente nei giorni festivi e nei prefestivi) rinarranno chiusi.
Aperti invece tutti gli altri negozi ed esercizi commerciali. Riapriranno anche cinema, teatri, musei, aree archeologiche, sempre nel rispetto delle normative sul distanziamento e sulla prevenzione del contagio e dunque con prenotazione obbligatoria dei posti a sedere, distanza di sicurezza di almeno un metro tra gli spettatori, capienza delle sale limitata al 50% del totale, massimo 1000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi, con l'uso della mascherina che rimane, in tutti i casi, sempre obbligatorio.