è stato il punto di ritrovo della carovana della "Marcia su Palermo", l'iniziativa promossa dal comune di Sciacca per protestare contro la Regione Siciliana per la gestione della vertenza a 6 anni dalla chiusura degli impianti decisa dal governo Crocetta, su un problema che dopo 3 anni e mezzo l'attuale Esecutivo Musumeci non ha ancora risolto. La giunta comunale al completo, ma anche esponenti delle associazioni e, per una foto ricordo, anche i bambini delle scuole. Tra i presenti anche Ignazio Cucchiara, sindaco in carica nel 2003 che volle il referendum per cambiare la denominazione del toponimo cittadino da "Sciacca" a "Sciacca Terme" ma che fu boicottato. "Non si raggiunse il quorum, ma la democrazia senza partecipazione non ha valore".
Francesca Valenti, dal canto suo, si è detta convinta dell'iniziativa al via da oggi sui sentieri del cammino di San Bernardo di Corleone. E sulle polemiche in corso ha detto: "Mi dispiacciono, perché le Terme non sono di una parte politica, ma dell'intera città". Tra i presenti alla marcia anche il sindaco di Sambuca di Sicilia Leo Ciaccio: "Sono qui per testimoniare che le Terme non sono solo di Sciacca ma del territorio. Musumeci ha dimenticato di non essere più il presidente della provincia di Catania ma di noi tutti siciliani".
La prima tappa della marcia sarà Bisacquino. Domani l'approdo sarà Corleone, poi Misilmeri infine Palermo.