Così oggi Francesca Valenti poco prima della partenza della “Marcia a piedi su Palermo” lungo il cammino di San Bernardo da Corleone. Una manifestazione giunta al culmine di uno stillicidio di notizie sul futuro degli impianti termali chiusi 6 anni. Associazioni, comitati e per una foto anche i bambini, simbolo di un futuro tuttora incerto delle Terme di Sciacca. Tra i partecipanti anche il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio.
Manifestazione come si sa al centro di uno scontro politico, e questo malgrado nessuno dell'amministrazione abbia certamente preso le difese dell'esecutivo Crocetta che il 6 marzo 2015 sigillò gli impianti. E mentre fa discutere anche lo striscione contro Nello Musumeci ("Hai tradito la nostra terra"), oggi al via alla partenza della marcia stamattina c'era anche Ignazio Cucchiara, il sindaco che nel 2003 promosse il referendum (fallito per mancato raggiungimento del quorum) per cambiare il nome di Sciacca in Sciacca Terme.
La questione Terme è da anni al centro del tentativo di individuare un investitore disponibile ad ottenere gli immobili in concessione allo scopo di rimetterli in sesto e rilanciarli. Sono stati 3 gli avvisi pubblici che, tuttavia, sono andati deserti. Più recentemente il presidente della Regione Nello Musumeci aveva annunciato il coinvolgimento dell'Inail come possibile soggetto a cui affidare le Terme, ma anche questa strada sembra non essere andata a buon fine. Nei giorni scorsi la parlamentare regionale di Forza Italia Margherita La Rocca Ruvolo ha dichiarato che il governo è orientato a finanziare il recupero dei beni termali al fine di renderli più appetibili prima di varare un nuovo bando. Dichiarazioni su cui polemizza apertamente il deputato regionale Michele Catanzaro. La prima tappa, quella odierna, avrà come approdo Bisacquino, la seconda (di domani) è Corleone, il terzo giorno Misilmeri e, infine, venerdì, l'arrivo a Palermo, davanti Palazzo d'Orleans, sede del presidente della Regione.