Il provvedimento era stato emesso lo scorso 14 maggio a seguito della comunicazione del gestore del servizio Idrico Integrato e degli esiti dei campioni di acqua prelevati in entrata al serbatoio che segnalavano la presenza di sostanze inquinanti.
L’ordinanza era stata emanata a titolo cautelativo, a tutela della salute pubblica, in attesa delle controanalisi del Distretto Sanitario di Sciacca dell’Asp. Controanalisi che sono state eseguite e che hanno evidenziato valori dei parametri conformi alla legge, in entrata e in uscita dal Serbatoio Mura di Vega. Da qui l’ordinanza di oggi che consente alle “utenze private a potere utilizzare per scopi potabili l'acqua accumulata e/o proveniente dalle condotte, effettuando prima dell'utilizzo, una accurata pulizia e disinfezione delle eventuali vasche di accumulo, con le ordinarie metodiche in uso”.