in quota Alternativa Popolare. Manca un mese e mezzo alla fine del mandato elettorale, ma si fa ancora in tempo a cambiare assessori e ridisegnare la giunta. Tra nuove nomine, rotazioni e conferme, il governatore Rosario Crocetta ha già sfondato la quota di 60 assessori nominati.
La comunicazione dell'addio di Vermiglio è arrivata ieri pomeriggio anche sul tavolo della giunta, riunita a Palazzo d’Orleans. Vermiglio se ne va in aperto contrasto con Crocetta, ma anche perché non voleva impegnarsi nella campagna elettorale in favore di Fabrizio Micari, sforzo che il governatore ha chiesto a tutti i suoi assessori in giunta. Vermiglio, in realtà, era stato invitato a farsi da parte già 2 mesi fa da Alfano, allor quando si faceva a gara per svincolarsi da Crocetta.
Al posto di Vermiglio arriverà l'avvocato messinese Aurora Notarianni del Megafono, vicinissima a Crocetta. L'avvocato sarà assessore per cinquantadue giorni. Insomma il mandato si chiude per come era stato aperto, all'insegna dell'instabilità e dei continui cambiamenti di assessori. E c'è chi protesta contro queste nomine, espresse proprio durante la campagna elettorale già in atto: c'è chi lo vede come un modo per piazzare amici, fedelissimi e militanti di partito con una pioggia di incarichi pubblici. Non solo Vermiglio. A dimettersi ieri anche Antonio Fiumefreddo, presidente di Riscossione Sicilia. Strano il suo caso: per lungo tempo tra i papabili per diventare assessore regionale con Crocetta, poi nelle settimane scorse possibile candidato alla Presidenza della Regione, oggi dimissionario persino dall'istituto di credito.