siglato per mettere in sicurezza e restaurare le oltre 260 Chiese siciliane di proprietà del FEC, ossia del Fondo Edifici di Culto statale. Il Piano di Conservazione è stato firmato alla presenza del Presidente Nello Musumeci e del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. Si tratta del primo Protocollo d'Intesa di questo tipo firmato in Italia. Da quanto si apprende, verranno utilizzati una parte dei 500 milioni di euro che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina al restauro degli edifici sacri italiani. Sarebbero già più di 140 i progetti esecutivi pronti ad essere cantierati per la sola Sicilia. A Sciacca, stando al sito ufficiale del Ministero dell'Interno, sono 8 le Chiese appartenenti al FEC. Si tratta della Chiesa del Carmine, della Chiesa di San Domenico in piazza Scandaliato, della Chiesa di San Francesco di Paola in via Licata, della Chiesa di Santa Caterina, di quella di Santa Maria del Giglio, del Santuario di Santa Maria dell'Itria Badia Grande, della Chiesa di Santa Maria delle Giummare e, infine, della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo. Almeno due, tra queste 8 Chiese, ossia quella di San Francesco Di Paola e quella di Santa Maria dello Spasimo sono chiuse da tempo immemore. Insomma, adesso, ci sarebbero i fondi, la volontà ed il protocollo d'intesa per intervenire: serve redigere, ovviamente, un progetto, oltre al concreto interessamento degli enti preposti, ossia Arcidiocesi di Agrigento, Comune di Sciacca e Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento.
In base all'intesa siglata, saranno le nove Soprintendenze per i Beni culturali siciliane a redigere le schede progettuali degli interventi da realizzare sui singoli luoghi di culto, predisporre le previsioni di spesa e, infine, affidare la progettazione esecutiva e attuare tutta la fase di esecuzione delle opere. Il Ministero farà inserire nel piano annuale del Fec gli interventi di restauro conservativo da attuare, tenendo conto delle risorse del Pnrr. Regione e Ministero, inoltre, si impegnano a collaborare per la catalogazione dei beni culturali e la conservazione e gestione della documentazione storica di proprietà del Fec. Per l'attuazione del protocollo verrà istituito un gruppo di lavoro ad hoc, del quale faranno parte funzionari regionali e ministeriali delle strutture coinvolte.
L'ex consigliere comunale Salvatore Monte chiede all'amministrazione comunale di attivarsi subito per non lasciarsi sfuggire questa occasione. Monte invita ad occuparsi, in particolar modo, della Chiesa dello Spasimo su cui – scrive – esiste già una straordinaria progettualità per il recupero dell'intero complesso. Sciacca – conclude Monte – non può e non deve restare fuori da questi interventi poiché si tratta di occasioni di sviluppo importanti.