hanno finora approvato i bilanci di previsione 2021-23. Tra questi, l'unico capoluogo è Messina. La stessa scadenza è prevista per i documenti contabili delle ex Province, ma solo Trapani ha dato seguito all'approvazione. Una proroga al 31 luglio è prevista unicamente per i comuni che hanno incassato anticipazioni di liquidità. Uno slittamento, autorizzato da un decreto del 25 maggio, così recente che ancora non è stata compilata la lista degli enti che ne potranno usufruire. Tra i 32 comuni "virtuosi" ci sono quelli agrigentini di Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Palma di Montechiaro, Sant'Angelo Muxaro, Santa Margherita di Belice e Siculiana. In provincia di Trapani solo Santa Ninfa. In caso di mancata approvazione dei bilanci, e in assenza di proroghe, la Regione manderà dei commissari ad acta nei comuni inadempienti. Intanto, l'Anci Sicilia, che ieri sera ha riunito a distanza un centinaio di sindaci, ha avviato una mobilitazione chiedendo ai goverrni nazionale e locale "un confronto serio e serrato". I primi cittadini lamentano, la rigidità legislativa che impone agli enti locali, tra l'altro, il rilevante accantonamento di fondi per i crediti di scarsa esigibilità.