il problema di via delle Sequoie, della situazione legata alla presenza massiccia di cani all’interno di un recinto ma che spesso escono anche fuori seminando il panico. Purtroppo, commentano oggi, è stata l’ennesima segnalazione alla quale l’amministrazione non ha dato seguito. Il sindaco ha solamente annunciato la nomina di un consulente in materia di randagismo, ma quello che chiedevamo era altro, commentano Bono e Milioti, ossia un intervento nella zona di via delle Sequoie, dove, continuano ad essere presenti innumerevoli cani che seminano ancora oggi il panico tra i residenti esasperati, che creano anche pericolo per chi percorre la strada principale, rischiando gravissimi incidenti. Un consulente non si occupa del servizio di accalappiacani o della sterilizzazione, aggiungono i due ex consiglieri che nel frattempo hanno appreso che i residenti della zona hanno presentato un esposto. Peraltro, giusto domenica scorsa una ragazzina alla guida di uno scooter è stata aggredita, per fortuna senza conseguenze. Per Bono e Milioti è inaccettabile che non si prendano provvedimenti. Intanto, e questo è un altro risvolto della questione randagismo nel territorio, altri sette cuccioli sono stati abbandonati per strada, nel territorio di Menfi. La segnalazione è arrivata ieri, nel giorno della Festa della Repubblica, al rifugio Oasi Ohana di Santa Margherita Belice e raccolta dalla responsabile del centro Chiara Calasanzio che è arrivata sul posto, in contrada Agareni a Menfi e ha trovato i piccoli sparsi per tutta la zona, alcuni in mezzo ai rovi. Una corsa contro il tempo per salvarli che è andata a buon fine anche per la collaborazione di due omonime amanti degli animali menfitane, si chiamano entrambe Francesca Orsini. Tutti e sette i cuccioli sono stati sfamati e in media dovranno essere allattati ogni due ore. Tutto ciò, commenta Chiara Calasanzio, responsabile del rifugio Oasi Ohana, mentre il Governo pensa a finanziare solo i canili comunali. La sensazione che ho, aggiunge riferendosi ai comuni del mio circondario, è che questo sia solo un problema mio, e che assistere con le braccia incrociate alla morte di intere cucciolate non turbi nessuno delle istituzioni. Avevo chiesto che i Comuni stanziassero dei fondi per avviare le sterilizzazioni gratuite dei cani di quartieri e padronali per andare a bloccare il problema alla radice, ma evidentemente quelle email devono essere finite nello spam" conclude amareggiata Chiara Calasanzio.