intervengono sulla vicenda delle piscine comunali della Perriera, un simbolo delle opere pubbliche che se un tempo erano soltanto incompiute, adesso sono esposte al deperimento. Citano, i due esponenti di Progetto Sciacca, il lavoro fatto dall'ex assessore Emmi, che sfruttò i 300 mila euro di un mutuo contratto dall'allora amministrazione Di Paola con la Cassa Depositi e Prestiti per il completamento dei lavori. "Da allora - accusano Bono e Milioti - non si hanno più notizie sulle piscine della Perriera, le ultime sono datate maggio 2017, data nel quale fu pubblicato il bando per la gestione. "Nella nostra Sciacca - attaccano i due - da quando amministra il centro sinistra con a capo il Sindaco Valenti tutto cade nell’oblio e nel silenzio". Ritengono inaccettabile, Bono e Milioti, che un’opera come questa, completa al suo interno e potenzialmente fruibile per la città, non si riesca ad avviare. Ricordano polemicamente che la delega allo Sport viene detenuta dalla prima cittadina in persona. Criticata aspramente con l'accusa di non avere attivato le dovute procedure per la emissione di un nuovo bando che, considerata la precaria situazione finanziaria del comune, richiederebbe una ancor più attenta valutazione delle modalità di affidamento, posto che appare difficilmente sostenibile una compartecipazione del comune alle spese di gestione della struttura. Bono e Milioti chiariscono di avere deciso di intervenire sull'argomento anche perché l’area circostante il complesso di quello che dovrebbe essere un punto di riferimento per scuole, ragazzi e sportivi in genere, invece è solo ricettacolo d’erbacce, sporcizia e deposito di materiali vari. In ogni caso, chiedono al sindaco se conosca quale sia oggi lo stato degli impianti e delle attrezzature delle piscine, considerato che i periodi d’inattività potrebbero avere provocato o continuare a provocare danni irreparabili e guasti permanenti. Da qui la necessità di sapere se siano stati fatti interventi di manutenzione o di tenuta in efficienza. Ricordano, i due ex consiglieri, che sin dall'inizio della consiliatura non avevano nascosto i loro timori rispetto alla decisione di Francesca Valenti di detenere per sé la delega allo Sport, per la quale - sostengono - non aveva idee, come i fatti (a loro dire) dimostrano, visto che - concludono - "la sindaca è stata impegnata in giochi di poltrone e rimodulazione di deleghe assessoriali, non avendo mai il tempo di pensare a trovare una soluzione o qualcuno che potesse gestire queste piscine".