da parte dell'Amministrazione Comunale su agevolazioni e rettifiche su IMU e TARI. A denunciarlo è oggi la Confcommercio, che fa notare come alle note ufficiali, e alla necessità di rivedere gli F24 sui tributi comunali dovuti ma oggetto di finanziamento attraverso il Fondo Perequativo stanziato dalla Regione siciliana nei confronti dei comuni, non ci sono ancora comunicazioni ufficiali. La questione righuarda anche la stessa Imposta sulla pubblicità. Alle domande di accesso alle agevolazioni contenute nello stesso avviso pubblico del comune di Sciacca – fa notare Giuseppe Caruana – non è ancora arrivata una risposta, quando siamo di fronte alla scadenza dell'IMU (fissata per il 16 giugno, quindi dopodomani).
Fa notare, ancora, Caruana, che a fronte di alcune richieste di chiarimenti sottoposte agli stessi uffici è stato risposto che nessuna direttiva ufficiale sarebbe stata fatta dall'amministrazione comunale, e che di conseguenza bisogna pagare. Per Confcommercio oltre al danno c'è la beffa, perché i fondi destinati agli aiuti alle imprese sono già nelle casse comunali per stessa ammissione del primo cittadino, e dunque non si comprende perché le imprese non ne possano usufruire.
Ricorda ancora, Confcommercio, che in diversi comuni oltre alle agevolazioni sono stati elargiti anche contributi a fondo perduto, cosa che a Sciacca non è stata fatta. Chiediamo a gran voce – dice Caruana – di intervenire con un atto di indirizzo agli uffici che si occupano della gestione dei tributi per superare il problema e dare comunicazione a tutti coloro che hanno aderito all'avviso pubblico già sopracitato.
Una questione, quella delle tasse alle imprese commerciali e a quelle artigianali, oggetto di forti discussioni anche per la prescrizione di potere usufruire degli sgravi solo se in regola con i pagamenti. Alla luce di questo fatto, secondo Confcommercio, visto l'obbligo di aderire alla regolarizzazione, se ben organizzato il sistema potrebbe permettere al comune di incassare somme ancor prima di dover ricorrere alla esternalizzazione del servizio tributi che, necessariamente, avrà dei costi di aggio nei confronti di chi renderà il sevizio, costi che graveranno sempre e solo sul cittadino già vessato da tassazione insopportabile.
Confcommercio oggi invoca un altro chiarimento anche su in riferimento alla nota congiunta Confcommercio - CNA su IMU e TARI 2015 (a rischio prescrizione). Anche su questo l'amministrazione Valenti non ha dato alcuna risposta, con la conseguenza che – accusa Caruana - molti utenti si sono travati obtorto-collo a pagare somme già scadute e per giunta cariche di interessi e sanzioni dovute a inerzia amministrativa.
Confcommercio ribadisce che è necessario a tutti i livelli amministrativi l'azzeramento del carico fiscale per il 2021, posto che i ristori, per quei pochi che sono arrivati ad una platea di imprese seriamente danneggiate, sono stati “bruciati” per pagare le tasse di maggio e giugno. Confcommercio chiede l'azzeramento delle imposte per il 2021