Iniziamo dalla parte finale della zona dello Stazzone con delle immagini inoltrateci da alcuni residenti della via che porta il nome della località e che conduce fino al mare. Ci riferiscono che la perdita insista sul luogo da anni e anni, seppur inizialmente in forma diversa, passando sotto l’asfalto e arrecando, così, danno alle abitazioni. Dal mese di settembre dello scorso anno, invece, è affiorata su, creando ad ogni erogazione, il corso d’acqua mostrato. A nulla sono valse le comunicazioni ed i solleciti scritti non solo al gestore idrico, ma anche agli altri enti proposti. La situazione, nel corso dei mesi successivi, è naturalmente peggiorata. Chi si è rivolto alla nostra emittente, spiega che, inoltre, in mattinata, è sorta una nuova perdita nella vicinanze, in particolare nei pressi del sottopassaggio di via Isola Ferdinandea, pur in assenza di erogazione. Potrebbe trattarsi, dunque, di scarico fognario. Insomma, urgerebbe intervenire, ma davvero, il prima possibile.
Passiamo ad un’altra perdita idrica che i residenti di un’altra località balneare, quella della Foggia, definiscono storica. Quella che dalla via principale si riversa direttamente in spiaggia. Uno spreco che non si riesce ad evitare ormai tempo. Si sono alternati interventi tampone, negli anni, ma una soluzione definitiva non è stata ancora trovata.
Altra zona, altri problemi. Su sollecito di alcuni affezionati telespettatori, torniamo ad occuparci di una questione che avevamo sollevato qualche settimana fa: lo stato d’abbandono in cui versa la spiaggia di località Arenella. Un tratto di litorale saccense, nelle vicinanze della spiaggia di Capo San Marco, che necessita di non pochi interventi, ad iniziare dalla voragine venutasi a creare sulla strada che costeggia la spiaggia. Poste le immancabili transenne a segnalare il problema, si attende già da tempo un intervento di risoluzione. Mareggiata dopo mareggiata, la situazione non può di certo migliorare. L’erosione della costa ha già distrutto un muro di contenimento di una casa presente proprio sulla spiaggia, già lo scorso anno. In questo caso dovrebbe essere il privato ad intervenire. Intanto il tempo passa e lo scempio rimane, con tutti i pericoli del caso annessi. Una spiaggia, fiore all’occhiello del litorale saccense, oggi appare privata, in parte, della sua bellezza.