In Sicilia il calo delle vaccinazioni c’è stato. I dati arrivati sul tavolo dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza indicano che il panico generato dalla morte della ragazza ligure dopo l’iniezione del vaccino AstraZeneca ha avuto l’effetto temuto. I più giovani che hanno ricevuto la prima dose del siero anglo-svedese stanno ricevendo la seconda «ibrida» (utilizzando cioè Pfizer e Moderna). Ma non sono mancati nell'isola casi di pazienti che hanno rifiutato o semplicemente protestato. In pratica, se prima si temevano gli effetti collaterali del siero di AstraZeneca, ora si teme che mixare due farmaci diversi possa creare altri problemi. La novità delle ultime ore è che ai medici di famiglia ora verranno affidate anche le dosi di Pfizer e di Moderna, finora limitate agli hub, per effettuare la cosiddetta vaccinazione eterologa, come disposto dal governo nazionale. Gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca riceveranno per la seconda un vaccino Rna cioè o Pfizer o Moderna. Ieri il presidente della Regiome Nello Musumeci, partecipando alla trasmissione “L’aria che tira” su La7 ha ribadito la decisione adottata dalla Regione di non utilizzare più AstraZeneca per le fasce d’età inferiori ai 60 anni, di utilizzare AstraZeneca per il richiamo dei cittadini con età superiore ai 60 e che non abbiano patologie e soprattutto invocato maggiore chiarezza nella comunicazione. Seguiremo le indicazioni nazionali - ha aggiunto Musumeci - ma da Roma continuano ad arrivare linguaggi differenti e qualche volta anche contrastanti.