Questa l'opinione di Nello Battiato, presidente regionale di CNA che così commenta la vicenda dei 40 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana nell'ambito del Fondo Ripresa Artigiani, che prevede agevolazioni a fondo perduto o a tasso agevolato, ma che sono bloccati ormai da un anno per una questione riguardante l'individuazione di un intermediario finanziario. Le associazioni di categoria hanno unito le loro forze e si dicono pronte a scendere in piazza. Come se - denunciano i vertici della CNA - non avessimo già abbastanza problemi col Covid". Che, poi, i vertici di Confartigianato, CNA, Casartigiani e Claai non si spiegano perché non si faccia ricorso alla Crias, la Cassa Regionale per il Credito alle Imprese Artigiane, che peraltro dipende proprio dalla Regione e che era stato individuato proprio quando si disegnò la norma che prevedeva questi aiuti. Così Piero Giglione, segretario regionale sempre della CNA. Parlano, i capi delle organizzazioni di categoria, di situazione inaccettabile e di atteggiamento ostruzionistico da parte di Palazzo d’Orleans, i cui effetti - aggiungono - rischiano di essere devastanti per il già sofferente tessuto socio-economico dell’isola, sensibilmente colpito dalle misure restrittive legate all’emergenza pandemica".
Questi fondi non risolvono certamente il problema delle imprese, ma comunque potrebbero essere una valvola di sfogo per investimenti e contributi a favore di quelle aziende che hanno fatto accesso ai prestiti bancari del cosiddetto "Decreto liquidità". Associazioni che temono un allungamento assurdo dei tempi, e parlano di atteggiamento - da parte del governo - stucchevole, incomprensibile e fuori luogo".