prospettarsi in provincia di Agrigento nei prossimi mesi estivi. Se ne è discusso ieri pomeriggio durante un vertice che si è tenuto a Palermo promosso dalla IV Commissione Regionale Ambiente e Territorio, presieduta dall'onorevole Giusy Savarino. Hanno presenziato, oltre ai componenti della commissione ARS, anche il Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, alcuni sindaci, i vertici ATI, l'assessore regionale al ramo Daniela Baglieri e il commissario di Girgenti Acque Gervasio Venuti. Particolare attenzione è stata posta alla crisi idrica e meteoclimatica, con la conseguente scarsità di acqua erogabile in tutto il territorio siciliano. Si parla di ben 5 milioni di metri cubi in meno rispetto allo scorso anno.
Nell'incontro sono state ribadite le criticità, le inefficienze e la situazione debitoria di Girgenti Acque, persino antecedenti rispetto all'interdittiva antimafia che ha colpito la società nei mesi scorsi. Un focus, con il Sindaco di Bivona Milko Cinà, è stato dedicato anche alla dotazione irrigua da destinare ai coltivatori dei pescheti. Non solo problemi, ma anche eventuali soluzioni. Durante l'incontro in Commissione, è stata confermata l'assegnazione delle gare di appalto per la realizzazione sia del depuratore di Agrigento-Favara sia di quello di Sciacca, atteso da anni, ossia il famoso secondo modulo; focus anche sulla costruzione del depuratore della fascia costiera di Agrigento. Tra le possibili soluzioni per alleviare la crisi idrica agrigentina si è discusso della possibile realizzazione di un pozzo di raccolta nell'area tra Sciacca e Menfi; della manutenzione ed efficientamento della rete idrica di Tre Sorgenti; dell’istallazione di una pompa di sollevamento presso il Lago Castello verso il potabilizzatore di Santo Stefano Quisquina; della rifunzionalizzazione del dissalatore di Porto Empedocle e della realizzazione di un pozzo di raccolta presso la zona di Favara-Burgio.