al Museo Diffuso dei 5 Sensi per la gestione a titolo gratuito per 12 mesi degli accessi alle grotte vaporose di San Calogero, è solo l'ultima trovata del presidente Musumeci”. Ha il tono piuttosto seccato oggi il deputato Michele Catanzaro, che attacca frontalmente il governatore, evidenziando che “se c'erano ancora dei dubbi sull'approssimazione del governo regionale nella gestione di una questione importante come le Terme Siciliane, adesso ogni tipo di incertezza è stata cancellata”.
Catanzaro non ce l'ha con l'Ecomuseo dei 5 Sensi, di cui dichiara di considerare positiva e meritevole l'azione svolta in favore della città di Sciacca. Tuttavia, per il parlamentare regionale del Pd non deve sfuggire il fatto che insieme a questo prezioso affidamento, Nello Musumeci deve ancora dire alla città di Sciacca quale sia la sua idea sul futuro delle Terme. Per il parlamentare regionale “il governatore vuole distrarre l'attenzione e continua a disattendere le attese di una comunità stanca di aspettare. Musumeci – osserva Catanzaro - non può continuare ad ignorare le richieste di un incontro da svolgersi a Sciacca”.
Catanzaro sospetta che forse il vero motivo di tanta incertezza e approssimazione sia da collegarsi a importanti questioni di natura tecnica che – dice - impediscono la stesura dei bandi e ogni tipo di altra procedura. E tra queste procedure c'è anche la questione del Centro di accumulo acque sulfuree che risulta tuttora di proprietà della Terme di Sciacca Spa. Un impianto non ancora riunificato tra i beni disponibili della Regione. Cosa che è possibile solo pagando al commissario Turriciano circa 350 mila euro. C'è poi l'altra questione dell'atteso ricongiungimento dell'usufrutto alla nuda proprietà.
Catanzaro definisce Musumeci un “mago” alle prese con i suoi “trucchi”. E così per il deputato saccense comincia ad essere chiaro come il sole che l'affidamento diretto delle Grotte vaporose rientra in un “pacchetto” definito “poco nobile” di ringraziamenti e regalie a chi apre nuove prospettive di consenso, scavalcando e travolgendo ogni problema di carattere burocratico e amministrativo. “Atteggiamenti – conclude - frutto di un modo vecchio e clientelare di fare politica. Se questo è il criterio per aiutare la Sicilia a crescere, se le decisioni debbono calare dal cielo in modo improvviso e nel silenzio di tutti, allora per le Terme Siciliane il futuro sarà nero fino a quando ci sarà in carica questo governo”.