sulle Orme di San Bernardo, l'Assemblea Regionale Siciliana ha avviato l'iter per l'istituzione dei Cammini di Sicilia, un tentativo per provare a normare e disciplinare un settore in forte espansione, con importanti ricadute turistiche, ambientali e legate al mondo della spiritualità. Il disegno di legge in materia di riconoscimento, fruizione e valorizzazione dei Cammini di Sicilia è stato già incardinato in Commissione Cultura all’Ars.
Negli ultimi anni, quasi a sorpresa, si è appreso che il primo elemento di interesse per una vacanza in Italia è il settore rappresentato dal mondo della cultura, affiancato dalla riscoperta di destinazioni nuove, poco reclamizzate, il turismo dei borghi e delle vacanze esperienziali.
In Sicilia, per conformazione geografica e antropizzata, vi sono migliaia di chilometri di sentieri, di strade alternative, di percorsi immersi nella natura, che da sempre hanno messo in relazione la parte interna con quella costiera. Si tratta, quindi, di Cammini, in mezzo a boschi, torrenti e architetture di campagna, che vanno messi in rete, regolamentati e valorizzati. Questi percorsi sono sempre più oggetto di interesse pubblico da parte di coloro che amano conoscere una Sicilia diversa dal solito, più tradizionale e naturale, la sua enogastronomia, la cultura contadina, i beni Unesco, i circuiti dei borghi più belli e caratteristici. Un percorso già avviato, di fatto, con le Vie Francigene di Sicilia e l’Antica Trasversale Sicula. Il ddl potrà essere modificato e migliorato grazie al contributo delle associazioni del territorio che da tempo si fanno promotrici di questi cammini e sentieri alternativi.