in merito all’organizzazione di una sessione vaccinale anticovid-19 presso il comune di Ravanusa. “Intendo subito precisare - afferma Zappia - che le vaccinazioni previste a Ravanusa non sono di certo annullate ma rimodulate nella loro calendarizzazione in ossequio al complesso delle indicazioni generali fornite via via dall’Assessorato Regionale alla Salute. La profilassi per la comunità ravanusana è prevista nelle giornate di domani, giovedì primo luglio, e venerdì 2 luglio, presso il locali aziendali siti in via Lauricella e sarà rivolta alle persone che hanno già compiuto i sessant’anni ed ai soggetti vulnerabili”. Continua il commissario: “le attenzioni rivolte alla gestione delle operazioni vaccinali a tutela della salute di tutti i cittadini della provincia, specie in realtà che hanno evidenziato alcune criticità sotto il profilo epidemiologico come il territorio di Ravanusa, sono sempre state massime e rappresentano il risultato di una costante e meticolosa programmazione regionale ed aziendale. Solo un rapporto interistituzionale improntato sulla correttezza può tradursi in azione condivisa fra le amministrazioni comunali ed il titolare della campagna vaccinale ossia l’ASP di Agrigento, l’unico ente che, dopo aver programmato la profilassi seguendo le indicazioni regionali, ha il compito di fornire ai cittadini i tempi e le modalità per vaccinarsi. Unicamente se autentica e costruttiva, la sinergia con i sindaci conduce a un servizio migliore alla collettività. Quando ciò non accade e si fanno fughe in avanti si causano disagi ai cittadini. Non giova a nessuno attribuire ad altri presunte responsabilità, basta agire con senso di responsabilità e collaborazione istituzionale e ogni difficoltà è destinata ad essere superata. Con riguardo alla rimodulazione delle azioni vaccinali in provincia e non solo a Ravanusa - conclude il commissario Zappia - occorre ribadire che le iniziative ASP devono comunque sempre inscriversi all’interno del quadro di riferimento regionale che per questi giorni, in prima battuta, aveva ipotizzato un lungo open-day destinato alla popolazione dai 12 anni in su per poi focalizzare opportunamente il target, anche in ragione delle attuali disponibilità di dosi di vaccino, sulla soglia degli ultrasessantenni e delle persone vulnerabili. Da questa comunicazione, pervenuta solo nella giornata di ieri, è derivata la necessità di ricalibrare le attività già programmate anche presso il comune di Ravanusa”.