Uno sciopero per dire no alle ultime disposizioni del legislatore nazionale con cui si intende dare la possibilità alle aziende concessionarie di appalti pubblici e privati di sb-appaltare fino all'80% i servizi a soggetti diversi con applicazione di contratti differenti da quello di categoria. Per Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, le organizzazioni sindacali che hanno indetto lo sciopero di oggi, gli operatori del settore ecologia rischiano di ritrovarsi a lavorare per cooperative sociali e spurie, multiservizi e tanto altro, con la principale conseguenza del salario dimezzato senza tutele rispetto a oggi o, peggio ancora, della mancata assunzione in caso di cambio di appalto con la conseguenza della perdita di gran parte degli attuali posti di lavoro. Questo il comunicato ufficiale delle segreterie nazionali dei quattro sindacati. A Sciacca questa mattina alcune zone della città sono state coperte dal servizio e il ritiro dell’umido è stato regolare, in altre, invece, il prelievo non è stato effettuato e i mastelli sono rimasti davanti le abitazioni. Non tutto il personale del raggruppamento d’imprese, infatti, ha aderito allo sciopero. Hanno incrociato le braccia tutti i lavoratori che sono in carico alla Sea, mentre solo tre dipendenti della Bono si sono astenuti dal servizio. Di conseguenza, in tutte le zone servite dalla Sea (Perriera, Foggia, San Marco, Via Cappuccini, Carbone e altre) non c’è stato il ritiro dell’umido mentre in tutte quelle servite dalla Bono il prelievo è stato regolare. Per la raccolta della frazione umida, bisognerà attendere il nuovo turno di raccolta dell’ecocalendario di sabato prossimo.