La musica non cambia, si invertono semplicemente le parti. Così, ad aumento delle tariffe già deliberato dal sindaco Valenti, è l'ex assessore al turismo Salvatore Monte, oggi nel ruolo di consigliere comunale di opposizione, a criticare il modus operandi della nuova amministrazione.
“Non hanno saputo fare di meglio che incrementare in maniera consistente le tariffe dell’imposta di soggiorno e per giunta senza alcuna concertazione, né con le parti politiche e neppure con gli operatori del settore” dichiara oggi il consigliere Monte evidenziando come, persino uno dei maggiori supporter della campagna elettorale del Sindaco Valenti (per essere chiari Antonio Mangia) abbia ieri dichiarato di avere appreso dell’aumento solo dalla stampa. Proprio ieri l'assessore Bellanca aveva sostenuto il contrario, ossia che “chi versa il 70% dell’imposta di soggiorno era stato avvisato”.
Il consigliere di Sciacca al centro contesta, poi, la mancata istituzione del tavolo tecnico, del quale fanno parte rappresentanti delle commissioni consiliari, del consiglio comunale e degli operatori del settore. Proprio quell'organismo dal quale si era polemicamente dimesso l'allora consigliere Bellanca.
Insomma, nuova giunta accusata di agire senza q uella concertazione che pure la coalizione di centro sinistra riteneva importantissima nei cinque anni dell'amministrazione Di Paola, anni in cui tanto si è polemizzato sull'aumento delle tasse. Adesso, sottolinea il consigliere Monte, si aumenta l'imposta di soggiorno e senza avere neppure sperimentato la sua attuazione a bocce ferme, senza alcun rincaro. Sulla questione specifica degli importi, Monte evidenzia che come Sciacca c'è solamente Taormina, mentre in tutte le altre importanti località turistiche siciliane le tariffe dell'imposta di soggiorno sono inferiori.
Infine la questione Carnevale, manifestazione che per il consigliere Monte va assolutamente mantenuta e fatta crescere. Dopo le critiche di questi anni, ha però concluso Salvatore Monte, mi aspetto che sia organizzata in maniera completamene diversa , sia per gli aspetti relativi al bando, sia dal punto di vista gestionale, senza che venga rivisto per esigenze di bilancio o per mera ripicca quanto è stato garantito negli ultimi anni alle maestranze.