L’atto di costituzione verrà formalizzato alla presenza del notaio venerdì 9 luglio, nel corso di una cerimonia che dovrebbe svolgersi al teatro Pirandello di Agrigento. L’assemblea dei sindaci è chiamata però a definire entro quella data la composizione del Consiglio di Amministrazione e la denominazione della nuova società. E’ scaduto ieri, l’avviso, finalizzato a reperite le disponibilità di esperti in materia di servizio idrico integrato e comprovata esperienza professionale in management aziendale. Sono diciotto le manifestazioni di interesse pervenute e tra queste, ma non solo queste, verranno scelti i tre componenti del Cda. L’ Ati si è riservata la facoltà di nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione anche al di fuori delle manifestazioni di interesse pervenute. A scegliere non sarà comunque l’assemblea territoriale idrica, composta da sindaci dei 43 comuni della provincia, ma l’assemblea della costituenda Azienda Consortile, ossia i sindaci dei 35 comuni che daranno vita alla nuova società che gestirà l’acqua nei loro comuni, posto che 8 comuni, invece, continueranno la gestione diretta. Oltre alla composizione del Consiglio di Amministrazione c’è da definire anche la questione della denominazione della nuova azienda. Nei giorni scorsi ai sindaci è stato chiesto di pronunciarsi sulle cinque opzioni individuate, ossia di scegliere se chiamarla “Concordia”, “Idro Consortile Agrigentina”, “Acqua Bene Comune”, “Azienda Idrica Comuni Agrigentini” o “Acque Agrigentine & beni comuni”. Ad oggi non è ancora emersa una indicazione chiara per cui si è stabilito che la denominazione della società sarà decisa nel corso dell’assemblea fissata per lunedì prossimo 5 luglio.