è stato drammatico in tutta l’isola, con le fiamme che hanno interessato tutte le province e le squadre dei vigili del fuoco e della forestale impegnate 24 ore su 24, pure con il supporto di diverse canadair.
La provincia di Agrigento è quello meno colpita, seppure un incendio abbia interessato il territorio di Menfi. Si teme per i prossimi giorni quando è previsto un nuovo aumento delle temperature. Una emergenza che torna, puntuale, ad ogni stagione estiva e che ha portato il presidente Nello Musumeci a chiedere l’intervento dell'Esercito per fermare gli incendi. Richiesta che da Roma è già stata accolta in attesa che venga sbloccata l’assunzione dei forestali.
Stamattina si è riunita d’urgenza l'Unità di crisi nazionale della Protezione civile, dopo la richiesta avanzata ieri dal presidente della Regione Siciliana per affrontare la difficile situazione che l'Isola sta vivendo in queste settimane a causa dell'aumento degli incendi, quasi tutti di origine dolosa. Alla riunione in videoconferenza hanno partecipato: il governatore Musumeci, l'assessore al Territorio, Toto Cordaro, il capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina e il dirigente generale del Corpo forestale regionale, Giovanni Salerno. Le temperature elevate che già settimane si registrano in Sicilia e che continueranno anche nel mese di luglio destano allarme e la presenza dell’Esercito viene ritenuta fondamentale soprattutto nelle zone rurali interne e particolarmente vulnerabili. Solo nella giornata di ieri in Sicilia si sono sviluppati 34 incendi che hanno impegnato centinaia di volontari , 4 Canadair e 2 elicotteri coordinati dal Corpo Forestale della Regione e a supporto delle azioni di spegnimento dei Vigili del Fuoco e della Forestale.