e che premia il coraggio e la responsabilità dei sindaci della provincia di Agrigento. Così il deputato regionale saccense del Partito Democratico, Michele Catanzaro, commenta l'atto notarile con cui ieri ad Agrigento i sindaci dell'Assemblea dell'Ati hanno ufficialmente costituito, primi in Sicilia e in Italia, l'azienda speciale consortile AICA. Per Michele Catanzaro, la battaglia è frutto della guida determinata e qualificata del presidente dell'Ati Francesca Valenti, ed è un risultato che dà finalmente risposte di chiarezza e giustizia ai cittadini ed ai comitati che li rappresentano e che con la loro azione costante sono stati anch'essi fondamentali. L’acqua è un bene comune e vitale per tutti, conclude il parlamentare regionale, ed è inaccettabile che sia terreno di conquista da parte di privati e che raggiunga costi eccessivi. Anche per il segretario provinciale del Pd Simone Di Paola, questi ultimi giorni hanno scritto una pagina epocale nella ventennale battaglia per l'acqua pubblica consegnando alla provincia una prospettiva di assoluto rilievo. Tale storico traguardo, per la Federazione provinciale del Pd, è il risultato dell’azione coraggiosa condotta in questi anni da sindaci, amministratori e consiglieri comunali, nonchè dal presidente dell’Ati, Francesca Valenti, i quali si sono battuti con forza e determinazione. Partito Democratico che poi rivendica la coerenza, la chiarezza e la linearità di una comunità politica che, su base provinciale e territoriale, non ha mai avuto dubbi nel battersi a sostegno della gestione pubblica dell'acqua, stigmatizzando contestualmente le perplessità e le riserve di quanti hanno ritardato sensibilmente l’approvazione dello statuto nei consigli comunali e, di conseguenza, l'approdo finale alla costituzione della società speciale consortile. E c'è l'appello alle massime autorità istituzionali e di governo del territorio affinché, in un momento così delicato, venga assicurata una gestione delle risorse idriche che salvaguardi il territorio, nelle more che si definisca la piena operatività della società consortile, attraverso forme di governo provvisorio che assicurino una transizione che sia la più serena possibile, e si facciano carico di assicurare il dovuto supporto e sostegno nella predisposizione degli strumenti finanziari della nuova società affinchè i comuni agrigentini ed i vertici societari non siano lasciati soli nella delicatissima fase dello start up. Infine, l'auspicio del Partito Democratico affinchè la politica, a tutti i livelli, batta un colpo sul terreno di una nuova “questione morale” , assumendo posizioni nette ed inequivocabili, seppur nel pieno rispetto del valore irrinunciabile del garantismo; in tal senso, concludono Simone di Paola e Giovanna Iacono, crediamo opportuno che le amministrazioni ed i consigli comunali della provincia di Agrigento valutino di costituirsi parte civile in giudizio, nell’eventualità che si celebrino dei processi, un gesto rispettoso nei riguardi delle centinaia di migliaia di agrigentini che, a questo punto, chiedono chiarezza e trasparenza. Da Agrigento una lezione di democrazia. Questo infine il commento del Forum Siciliano dei Movimenti per l'acqua e i beni comuni e l'auspicio che l'esempio sia presto seguito dalle altre Ati siciliane. Siamo ben consapevoli, conclude il movimento, del fatto che non saranno poche le difficoltà da affrontare ma la governance del nuovo soggetto gestore avrà dalla sua il contributo di partecipazione e controllo democratico dei cittadini e del Forum siciliano nelle sue combattive articolazioni territoriali.