La rubrica dedicata alle vostre segnalazioni oggi si apre con la testimonianza di un saccense amareggiato che, ha dichiarato, si è vergognato di portare in giro alcuni amici di passaggio a Sciacca in un tour serale, per lo stato di abbandono in cui versano i vicoli ed i monumenti della città. Al buio il Castello Luna, la coda della Volpe, la scalinata in maiolica di vicolo Consiglio, il monte San Calogero. In pratica un turista, di sera, non può godere delle bellezze della città, perché non adeguatamente illuminate. A questo si aggiunge l’inciviltà dei cittadini che fanno di tutto per rendere indecorosi vicoli, cortili e piazze, dal centro storico fino alla Marina, porto compreso. “Ricordo – scrive il saccense che si è rivolto alla nostra redazione – che tempo addietro proprio questi luoghi erano illuminati e curati e non abbandonati a loro stessi, quindi invece di migliorare la nostra vetrina stiamo facendo di tutto di tutto per peggiorarla”. Telespettatore che ironizza sul fatto che gli amministratori di Sciacca facciano proprio come il suo famoso “gambero rosa”, che al posto di andare avanti, va indietro.
A proposito di turismo, accoglienza e decoro, ecco come si presentano le aiuole presenti in piazza Angelo Scandaliato. Se anche il “salotto buono”, come viene definita la piazza principale del paese, si presenta in questo modo, non c’è da stupirsi che il resto della città versi anche in condizioni peggiori. Piazza Scandaliato, punto di incontro di saccensi e meta d’obbligo per i turisti, meriterebbe un’attenzione particolare. Invece, da una parte i ficus sono stati potati eccessivamente, dall’altro l’erba sottostante non viene recisa per nulla. Oltretutto, molti cani padronali vengono fatti passeggiare lì per i propri bisogni senza che i poi i padroni raccolgano le deiezioni. Andrebbero curate anche le aiole presenti nell’altro lato della piazza, così come sarebbe il caso di aggiungere dei cestini porta rifiuti, che possibilmente permettano anche la differenziazione per tipologia, e provvedere al loro svuotamento più volte durante la giornata. Nelle città turistiche ciò avviene.
Passiamo, adesso, alle periferie, ma rimaniamo in tema erba ed erbacce. In contrada Isabella la scerbatura è stata effettuata, principalmente lungo via Aldo Moro, ma solo in un tratto. Non è la prima volta. Anche altri anni i residenti di parte di via Moro, per intenderci quella dopo la ripida salita, segnalano lo stop dell’intervento di pulizia, come mostrano queste altre foto inoltrateci. L’erba secca invade la carreggiata e spesso sono gli stessi residenti ad intervenire personalmente, recidendo le sterpaglie di fronte la propria abitazione, non solo per questioni di decoro, ma anche per scongiurare il rischio incendi ed il proliferare di insetti, parassiti come le zecche, ed anche topi. A ciò si aggiungono, ancora una volta, i rifiuti, siano essi lanciati dalle auto in corsa, trasportati lì dal vento o caduti dai mezzi degli operatori ecologici ( capita, infatti, purtroppo spesso ). I residenti chiedono, dunque, perché la scerbatura sia stata effettuata solo per metà via Aldo Moro e perché non abbia interessato anche le altre vie e traverse.
A chiudere la nostra rubrica non potevano mancare loro: le transenne! Non si può più transitare in via Passaggio. Sembra quasi un ossimoro, ma la strada di zona Loreto è stata totalmente chiusa, bloccando una zona intera. Chi ci ha girato la segnalazione, spera che, col nostro servizio, si possano accelerare le operazioni di sistemazione del manto stradale, realmente parecchio danneggiato e pericoloso per la circolazione anche dei pedoni.