dei 4.571 lavoratori ASU Siciliani non sembra avere una soluzione. E’ il Sinalp, a tornare sulla questione ritenendo improrogabile il diritto al lavoro di queste persone, lavoratori che attendono da 24 anni di essere stabilizzati. Sembrava cosa fatta con l’approvazione di una apposita norma all’interno dell’ultima Finanziaria del governo Musumeci e, invece, il provvedimento è stato impugnato dallo Stato e nessuna altra strada è stata nel frattempo percorsa per arrivare ad una soluzione che consenta a quasi 5 mila lavoratori siciliani di uscire dal precariato. Problematiche che, come è noto, investe in particolare il comune di Ribera dove sono 45 gli Asu che da anni svolgono attività socialmente utili senza alcuna garanzia. Nel tempo hanno svolto anche eclatanti iniziative di protesta. Il Sinalp denuncia anche l’immobilismo dei parlamentari nazionali del territorio. Non riusciamo a capire cosa stanno facendo i nostri rappresentanti politici per difendere il diritto alla stabilizzazione di 4.571 siciliani che ad oggi non riescono ad avere un futuro sereno e rispettoso delle regole civili attualmente disattese nei loro confronti, ha dichiarato il segretario regionale Andrea Monteleone.
Al Governo Nazionale viene chiesto di attivarsi affinchè venga eliminato o corretto ogni impedimento normativo al riconoscimnto del diritto alla stabilizzazione, un sostanziale via libera all'Art. 36 della legge finanziaria del Governo Musumeci che consentiva agli enti locali di procedere alla stipula dei contratti a tempo determinato per i lavoratori impegnati in attività socialmente utili. Peraltro era stata anche garantita la copertura economica per tutti gli ASU iscritti nel bacino del precariato fino al loro pensionamento.