Il passaggio in aula si è consumato ieri, ed era stato anticipato qualche giorno fa dall'assessore regionale Marco Zambuto durante il vertice in Prefettura. “Esprimo grande soddisfazione perché dopo anni di battaglie ad ogni livello la gestione dell’acqua torna finalmente pubblica". Questo il commento di Margerita La Rocca Ruvolo, parlamentare regionale nonché sindaco di Montevago la quale parla di grande disponibilità mostrata dal governo Musumeci attraverso l'approvazione in giunta, la scorsa settimana, di un disegno di legge ad hoc che, prosegue La Rocca Ruvolo, ci ha messo nelle condizioni di poter varare in aula la legge che permetterà la partenza dell’Azienda idrica dei Comuni agrigentini senza determinare lo stop del servizio e senza pesare sulle risorse finanziarie dei Comuni. Aica, la consortile che dovrà gestire dal 2 agosto il servizio idrico in provincia, è dunque pronta a partire, come conferma al nostro telegiornale il sindaco di Sciacca e presidente dell' Ati Francesca Valenti. Resta da sciogliere il nodo di questi dieci milioni di euro che la Regione ha stanziato per far partire l'Aica. Rimane questa una delle incognite ma anche uno dei temi al centro del dibattito in vista dell'avvio della nuova gestione visto che si tratta non di un contributo a fondo perduto ma di un prestito che andrà restituito alla Regione in cinque anni. Per il sindaco di Sciacca Francesca Valenti, non si va incontro però ad alcun indebitamento dei Comuni nei confronti della Regione. Si tratta di una anticipazione di liquidità che dovrà essere restituita da Aica e non dai Comuni, puntualizza il presidente dell'Ati.