la tassa sui rifiuti per famiglie e partita Iva, è l'ennesimo colpo frutto della mala gestione". È questo il contenuto dell'attacco odierno degli ex consiglieri del Centrodestra, che stigmatizzano quello che definiscono "il silenzio più assordante di questo rincaro sui rifiuti da parte di forze politiche, movimenti e associazioni che, di solito, sono assai solerti a denunciare fatti di questo tipo. L'aumento tariffario inserito nella Tari ha una consistenza finanziaria complessivamente di 1,3 milioni di euro. "In un momento di crisi economica assoluta - attaccano dal Centrodestra - l’amministrazione Valenti conferma una gestione dei rifiuti disastrosa, sia per i costi, sia per gli impianti, del tema dei rifiuti", conseguenza di quella che viene definita "incapacità di incidere su alcuni aspetti importanti, come quello dei centro di compostaggio che, proprio oggi, per l’ennesima volta è rimasto chiuso, lasciando la città senza raccolta dell’umido in piena estate".
L'amministrazione viene accusata di avere sottolineato solo le agevolazioni previste con i soldi di Stato e Regione per attività commerciali e famiglie meno abbienti, nascondendo la notizia più importante, quella dell'aumento della Tari. La stessa amministrazione aveva già aumentato in passato la stessa tassa del 10%. Sulle agevolazioni alle partite Iva il Centrodestra auspica che questa volta sia stata rimossa quella condizione definita "vergognosa" in base alla quale, per avere il beneficio, si doveva essere perfettamente in regola con i tributi comunali. Nessuna norma agevolativa nazionale per il Covid ha mai avuto questa condizione, ecco perché nel 2020 non sono stati in molti a potere ottenere l'agevolazione.
Il Centrodestra conclude dichiarando di sentirsi riferimento della maggioranza della città che non si sente rappresentata da un'amministrazione definita incapace di governare il territorio facendo danni su più fronti.