che in questi anni hanno lottato con tutte le loro forze in difesa dell'acqua come bene primario ed essenziale che non può e non deve essere oggetto di business, esprimo il mio compiacimento per l'esito positivo del complesso iter che oggi segna un momento storico per la provincia di Agrigento. Così il parlamentare regionale del Pd Michele Catanzaro ha commentato questa mattina l’avvio della nuova gestione del servizio idrico integrato.
Un percorso con tanti ostacoli, aggiunge il deputato saccense, nel corso del quale l'ATI ha sempre seguito la stella polare dell'acqua vista come risorsa primaria per il territorio.
In realtà il percorso in salita è appena iniziato. Ne è consapevole il Comitato Intercomunale per l’acqua pubblica che pur esprimendo oggi soddisfazione per l’obiettivo raggiunto non manca di sottolineare come l’Azienda Idrica, voluta prevalentemente da comitati e associazioni, in realtà non sia stata messa nelle condizioni di avviare serenamente la nuova gestione.
Da oggi non è più il commissario Gervasio Venuti, l’unico rimasto in carica dopo le note vicende giudiziarie che hanno investito Girgenti Acque, a doversi barcamenare tra le tante difficoltà legate al fallimento del privato e al tempo stesso all’esigenza di garantire un servizio fondamentale per la popolazione agrigentina. Da stamattina è il cda dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini a dovere affrontare tutta una serie di problematiche legate fondamentalmente alla situazione economica. C’è la curatela fallimentare che pressa, seppure alla fine l’accordo per una cessione del ramo di azienda che consenta la prosecuzione del servizio sia stato raggiunto, ci sono i 300 lavoratori al momento tutti transitati in Aica, grazie all’accordo siglato dai sindacati, ma il cui futuro è da definire, c’è da evitare che tutto ciò possa riflettersi su disservizi per l’utenza il cui pagamento delle bollette è fondamentale per la tenuta del sistema. Ci sarà anche per Aica la necessità di trovare una nuova sede per gli uffici posto che è arrivato anche lo sfratto per l’immobile ex Girgenti Acque. Non è in queste condizioni che si pensava di avviare la nuova gestione pubblica del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento.
C’è stato un ritardo palese dei sindaci e dell’ Ati che avrebbe potuto e dovuto arrivare per tempo alla costituzione dell’Azienda. Oggi, ufficialmente, si pone fine a 15 anni di gestione privta dell’acqua. Le aspettative sono tante, si vedrà con il tempo quante saranno deluse e quante invece troveranno riscontro