Malgrado le rassicurazioni e gli sforzi per evitare o quanto meno ridurre al minimo disagi e disservizi alla popolazione nella distribuzione idrica, i disservizi purtroppo ci sono eccome, e ne sa qualcosa la città di Sciacca, da diversi giorni alle prese con turni di erogazione non effettuati. Turno “Rinviato” è la dicitura che diversi saccensi ( e non ) hanno trovato scritta nei giorni scorsi sul sito del gestore idrico nel controllare i turni di erogazione giornalieri. Non a caso, negli ultimi giorni il centralino della nostra redazione è stato preso letteralmente d’assalto da cittadini che lamentano il mancato approvvigionamento idrico presso le proprie abitazioni. Chiamate giunte da diverse zone di Sciacca: dal centro storico, in particolare dalla via Goletta, e poi da via Carlo Marx, via Dante Alighieri, fino alle contrade Foggia, Carbone e, soprattutto, San Marco. Proprio da quest'ultima località diversi residenti riferiscono di non ricevere una sola goccia d’acqua da otto giorni. “Abbiamo telefonato a chi di dovere – riferisce chi ci ha contattato - ma non hanno saputo dirci nulla se non che a San Marco per ora non è prevista erogazione. Mi chiedo – continua il nostro telespettatore - se sia possibile sospendere così senza spiegazioni un servizio essenziale, che tra l’altro paghiamo regolarmente. Oltre alla rabbia – conclude - per essere costretti a vivere periodi da incubo senza erogazione idrica, ci si sente davvero abbandonati”. Insomma, è cambiata la gestione, ma i problemi rimangono, dalla fatiscenza della rete idrica alla difficoltà oggettiva, nell’immediato, di intervenire per sistemare quelle perdite idriche che da anni, ormai, disperdono acqua preziosa. C'è il timore diffuso che ci vorrà del tempo prima che la situazione possa normalizzarsi. E da giorni in città è un via vai di autobotti di privati chiamati a riempire le cisterne delle abitazioni. Sicuramente occorre far presto, anche perché in estate, si sa, aumenta sia il consumo di acqua, sia il numero di residenti.
Una segnalazione giunge anche da Ribera, da alcuni residenti della zona nei pressi dell’ospedale Fratelli Parlapiano.