Previsti picchi tra i 42 ed i 43 gradi. La Protezione Civile ieri ha emesso un nuovo avviso con bollino rosso, legato al rischio incendi, per quasi tutta l'Isola. Il presidente della Regione Nello Musumeci è stato in visita nei Comuni maggiormente devastati dagli incendi dei giorni scorsi. A bordo di un elicottero della Polizia di Stato, il governatore ha sorvolato le aree delle Madonie e dei Nebrodi interessate dai roghi per rendersi conto direttamente dei danni causati dalle fiamme.
“Abbiamo già dichiarato lo stato di crisi e domani delibereremo la richiesta dello stato di emergenza nazionale – ha dichiarato Musumeci - Speriamo che da Roma arrivino segnali positivi”.
Proprio, nei giorni scorsi, infatti, il governo siciliano, nel corso di una seduta straordinaria della Giunta, ha deliberato lo "stato di crisi e di emergenza" per sei mesi a causa dei gravi incendi verificatisi già dalla fine di luglio e del permanente rischio per le prossime settimane, dovuto all'eccezionale situazione meteo climatica presente nell'Isola.
La Sicilia brucia ormai da giorni. Nell’agrigentino i maggiori danni, attualmente, sono stati registrati nella zona di Raffadali ed a Cammarata. In quest’ultimo caso, non sono state le alte temperature a dare origine alle fiamme, ma un piromane. Il responsabile, un 70enne del posto, è stato arrestato dai carabinieri. Il timore, infatti, è che oltre al caldo, dietro gli incendi si sia anche, se non soprattutto, la mano dell’uomo.