La notizia è del locale WWF – Oranizzazione Aggregata Sicialia Area Mediterranea. Pare che la General Mining Research Italy srl abbia, infatti, già avviato, la scorsa estate, la procedura per ottenere il permesso di ricerca nei territori dei comuni di Ribera e di Cattolica Eraclea. Ma per il Wwf è inconcepibile che si pensi ad attività estrattive "in una zona dove a poche centinaia di metri si trova una riserva naturalistica, lungo il corso del fiume Platani ed accanto al laghetto Gorgo; un sito naturale, fin ora incontaminato, che ormai accoglie una notevole quantità di specie migratorie e stanziali, costituendo di fatto una zona umida difficile da integrare in Sicilia".
"L’industria mineraria a ridosso della foce di un fiume - si legge in una nota del Wwf - è contro natura e contro la vocazione turistica che la riserva possiede per le stesse bellezze suggerite dal sito di Dedalo e Minosse che proprio qui trovò accoglienza: e poi arance, ulivi, fragoline, una struttura agricola con Dop, Igp e presidi Slow Food invidiati da tutto il mondo". Insomma, l'auspicio del WWF è che la società di estrazione desista da quella che si preannuncia una scelta industraiale contraria al buon senso. “E' duro – scrivono dall'organizzazione – contrastare la svendita delle nostre bellezze”.