Ma non c’è ancora pace per gli abitanti di queste zone. L’AICA, Azienda Idrica Comuni Agrigentini, nelle scorse ore ha comunicato un nuovo guasto riscontrato sulla condotta idrica di Contrada Raccomandata, che approvvigiona un’altra parte delle località San Marco, Foggia, ma anche le contrade Carbone e Maragani (denominate zone 10/11/12).
Per tale motivo la distribuzione idrica nelle suddette zone è temporaneamente sospesa sino all’ultimazione dei necessari interventi manutentivi.
E continuano ad arrivare al centralino della nostra redazione chiamate di cittadini inferociti per l’assenza di acqua da diversi giorni anche da altre zone.
In particolare sono state diverse le segnalazioni giunte dal centro storico di Sciacca. Arrabbiatissima una nostra telespettatrice residente in via Tumolieri, arteria della parte antica della città, quella caratterizzata da strade strette e abitazioni attaccate le une alle altre. Situazioni che non permettono alle autobotti di privati di sopperire alle mancanze del servizio idrico e di riempire le cisterne, pur sempre piccole, delle case di questa zona. Esasperati i cittadini che da una settimana non ricevono una sola goccia d’acqua. E si dicono pronti a recarsi al Comune per protestare per interruzione di pubblico servizio, pagato, oltretutto, a peso d’oro.
Altra accesa chiamata è giunta da un cittadino di origini saccensi ma residente a Milano, tornato nella sua città natale per le vacanze, già con le valigie pronte per ripartire poiché dove alloggia, in vicolo Russo, sempre in zona centro storico nei pressi di via Tumolieri, non riescono a farsi una doccia ormai da giorni. Una situazione da terzo mondo. A poco servono gli appelli a lavarsi spesso anche le stesse mani per via del covid se poi dai rubinetti non esce acqua, commenta esasperato il nostro telespettatore.
Segnalazioni odierne a parte, continua a persistere il problema del ridimensionamento dei turni e delle portate di acqua un po’ in tutte le zone di Sciacca. Succede in zona via Kronio, via Catusi, via Carlo Marx, via Dante Alighieri e nelle periferie come in contrada Isabella, dove l’acqua viene in pratica una volta a settimana e dove non tutte le abitazioni riescono ad approvigionarsi.