Anche la Sardegna rischia il cambio di colore che porta a regole e misure anti covid relativamente più rigide rispetto a quelle attuali, come la mascherina anche all’aperto e limitazioni ai ristoranti.
Le due isole maggiori sono infatti le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto in Italia, anche se stabile, rispettivamente al 10% e al 9%. Sul limitare quindi della soglia massima prevista dai nuovi parametri. E' quanto risulta dai dati Agenas aggiornati alle ultime 24 ore. Sicilia e Sardegna hanno anche l'incidenza più alta in Italia pari al 147,93 e al 140,16 per 100mila abitanti. Per quanto riguarda i reparti ordinari è ancora la Sicilia ad avere la percentuale piu' alta.
È cresciuto anche il rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati, dal 5,1% al 6,3%. Non si superavano i 6 mila nuovi positivi in una settimana da tre mesi e mezzo: l'ultima volta nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio, con 6.683 nuovi positivi. E questa volta a comunicarlo è l'Ufficio statistica del Comune di Palermo.
Considerato il trend degli ultimi giorni, è molto probabile il passaggio in zona gialla.
«Il giallo non è una maledizione, è l’effetto di un comportamento» commenta oggi il presidente della regione Nello Musumeci.
«La situazione è più critica nei reparti ordinari – continua Musumeci - ma io sono il primo a non volere minimizzare. Come è noto in questi due anni ho seguito la linea del rigore. In ogni caso siamo pronti a qualunque scenario. Abbiamo attivato – dichiara il governatore - 79 cantieri per riqualificare l’edilizia sanitaria, in sette mesi abbiamo creato centinaia di nuovi posti letto in terapia intensiva e subintensiva. E non mi stancherò fino all’ultimo – conclude Nello Musumeci - di lanciare un appello alla vaccinazione da un lato, ai medici di famiglia dall’altro, affinché possano persistere nell’opera di persuasione verso i loro pazienti più riottosi».
A proposito di vaccinazione e, in particolare di Green Pass, è stato sospeso il divieto di ingresso negli uffici pubblici solo con certificazione verde come previsto nell’articolo 5 dell’ultima ordinanza di Musumeci dello scorso 13 agosto. Ad annunciarlo è stessa Regione Siciliana. È stata avviata un’interlocuzione con il Garante per la protezione dei dati personali e nel frattempo non entrerà in vigore. L’ennesimo scivolone di Musumeci, dopo altri stop del garante per la privacy, su delle norme evidentemente troppo restrittive.