il servizio per indurre i sindaci a mettere mano al portafogli e autorizzare i pagamenti pregressi dovuti a Sogeir. E dire che è del servizio rifiuti che si parla, non certo di spese voluttuarie. Ed è così che la Bono Sam e le altre fornitrici di servizi nei confronti di Sogeir che ha ripreso l'attività di differenziazione dei rifiuti, conferimento in discarica e tritovagliatura, nella spasmodica attesa che si abbatta sostanziosamente il credito di oltre un milione e trecentomila euro vantato nei confronti della società tuttora in liquidazione. L'ultima riunione dei rappresentanti (quelli che c'erano) della società in liquidazione, è servita a dare l'ultimatum ai sindaci dei comuni debitori: se non pagano il dovuto il conferimento dei loro rifiuti nelle discariche sarà bloccato. Sarà sbarrato, dunque, l'accesso sia a Saraceno Salinella sia all'impianto privato di Siculiana. Proprio oggi gli uffici finanziari del Comune di Sciacca hanno autorizzato un bonifico piuttosto sostanzioso in favore di Sogeir, volto proprio ad eliminare il pericolo che i cassonetti continuino a rimanere pieni. Tra i restanti 16 comuni dell'ex Ato si sta facendo la stessa cosa. Pare, tuttavia, che c'è chi continua a fare orecchie da mercante. Il provvedimento punitivo di sospendere il servizio in quei comuni inadempienti forse sortirà un certo effetto. Nel frattempo non può non suscitare preoccupazione la notizia dell'avvenuto sforamento di circa 600 mila euro della spesa che il Comune di Sciacca sosterrà per quest'anno per il servizio di conferimento dei rifiuti in discarica. La tariffa di 125 euro per singola tonnellata decisa dalla Sogeir dal primo luglio scorso è schizzata del 36%, e oggi il conferimento di 1000 kg di rifiuti costa ai comuni 155 euro. Da qui la determinazione del nuovo costo, che lascia immagianre come il prossimo anno occorrerà almeno 1 milione e 200 mila euro per pagare questo servizio. Inutile dire che solo investendo in maniera seria e concreta su una maggiore raccolta differenziata questi costi potranno essere sensibilmente ridotti. Altrimenti la situazione è destinata ulteriormente a peggiorare, sia sotto il profilo economico (visto che oltretutto queste cifre vanno tutte recuperate attraverso quella Tassa sui rifiuti che, però, viene pagata da appena il 40% dei contribuenti), sia sotto l'aspetto strettamente igienico sanitario. Se il tira e molla della scorsa estate della disponibilità della discarica di Saraceno Salinella avesse costretto il Comune a fare ricorso ancora alla discarica di Catania, per come si era ipotizzato, questi costi sarebbero ulteriormente aumentati per l'incidenza delle spese di trasferimento della spazzatura. Un'emergenza tra le emergenze, dunque, quella dei rifiuti. Un tema che impedisce qualsiasi parvenza di programmazione o di pianifcazione della spesa. Anche perché la burocrazia e le scelte della Regione in questi anni oggi fanno addirittura convivere una società in liquidazione (Sogeir) e una Società di Regolamentazione dei Rifuti, quella presieduta dal sindaco di San Biagio Platani Santino Sabella che, al momento, senza impianti disponibli, è una vera e propria scatola vuota.