Nessuna restrizione in più per la Regione che da diversi giorni registrava alti numeri di contagi e ricoveri; per il ministero della salute, però, non tali da far scattare il cambio colore in giallo. A tirare un sospiro di sollievo non sono sono i siciliani, ma anche i sardi. Le due isole maggiori erano, infatti, le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto in Italia, entrambe al 9,2%, secondo i dati riportati dall'Istituto Superiore della Sanità del Ministero nel consueto monitoraggio settimanale.
È questo, infatti, il report preso come riferimento per le decisioni da adottare in cabina di regia sulle fasce di colore. Attestandosi al 9,2%, le due regioni non hanno superato la soglia del 10% prevista dai nuovi paramenti.
Sembra, dunque, ci sia stata una discrepanza tra i dati raccolti dal ministero della Salute e quelli di Agenas - l’agenzia nazionale per i servizi regionali – che riportava una situazione diversa con il superamento di tutti i parametri massimi, soprattutto negli ultimi giorni.
E invece Sicilia e Sardegna rimangono tra le 18 le Regioni rischio moderato, ma sempre in zona bianca. Gli esperti continuano ad invitare di proseguire con la vaccinazione e sollecitano le amministrazioni locali a non ridurre l'attività di tracciamento. C'è infatti - riferiscono dal ministero alla Salute - una "elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici", che vanno tenuti sotto controllo.
"L’attuale impatto della malattia sui servizi ospedalieri è limitato - scrivono gli esperti - tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica".