e camionisti di passaggio lungo la 115 per i lavori di rifacimento di un lungo tratto di strada statale, in località Verdura, ai confini tra i territori comunali di Sciacca e Ribera. Lavori in pieno agosto, con il solito semaforo per disciplinare il senso unico alternato. Polemiche per questo intervento che soprattutto ieri aveva generato lunghe code di diversi chilometri, con un'attesa lunghissima. Già ieri pomeriggio si era attivato il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo, che facendo riferimento a quanto accaduto su un'arteria definita fondamentale per il transito veicolare della zona, aveva evidenziato come in questi giorni ferragostani il traffico nel tratto compreso fra Ribera e Sciacca sia infatti estremamente intenso, considerato tra l’altro che si tratta dell’unica effettiva strada di collegamento tra le provincie Trapani, Agrigento e Caltanissetta. “L’ovvia conseguenza di questa scelta inspiegabile – aveva detto Ruvolo - è che già dalla prima mattinata (all’apertura del cantiere, con senso unico alternato) vi sono state lunghe code - anche di due ore - con enormi effetti negativi sul traffico turistico e commerciale.
Biasimo espresso da Ruvolo per il fatto che l'Anas non avesse ritenuto di avvisare preventivamente i sindaci dei comuni interessati (posti sull’asse della 115). Il primo cittadino crispino ha dichiarato di avere appreso che questi lavori non sono caratterizzati nemmeno da eccezionalità e/o urgenza, trattandosi appunto di ordinari lavori di manutenzione e rifacimento del manto stradale: se così è – ha detto Ruvolo - gli interventi si potevano e dovevano programmare a partire da settembre.
“Non si mette certamente in discussione l’esigenza di effettuare i lavori, ma piuttosto l’apertura del cantiere in un periodo assolutamente inappropriato e senza concertare alcuna soluzione alternativa con le Autorità locali: ciò non fa altro che creare un grande disservizio, determinando l’esasperazione dei turisti e dei residenti, oltre che di chi è costretto ad attraversare il tratto per lavoro”. Il comune di Ribera ha dunque protestato nei confronti dell'Anas per il disservizio invitando la società stradale a predisporre tutto quanto necessario per interrompere immediatamente il cantiere, organizzando la sua riapertura in data posteriore al 15 settembre 2021, ed in ogni caso di informare tempestivamente il sottoscritto su quanto si intende fare per porre immediato rimedio al disagio.
Contro Anas ha protestato anche il deputato regionale del Pd Michele Catanzaro. Anche lui ha eccepito sui temi di effettuazione dei lavori che coincidono con un periodo di intenso traffico estivo nel tratto in questione, riferendo delle legittime proteste degli automobilisti che sono costretti a lunghe e snervanti code. “Il dirigente Anas Domenico Curcio, contattato personalmente da Catanzaro, ha chiarito che si tratta di un contratto in scadenza che non poteva essere rinviato e si è impegnato ad accelerare l'intervento disponendo la presenza nel cantiere di una squadra che proseguirà i lavori anche nelle ore notturne. C'è un impegno a concludere l'intervento nel più breve tempo possibile, presumibilmente entro domenica”.
Per quanto riguarda infine i lavori non ancora iniziati per il ripristino della normalita' sul viadotto Bagni, dopo due mesi dal tragico incidente costato la vita del dottor Mauro Granata, l'assessore Lo Cicero ha riferito al nostro Telegiornale che il motivo è proprio quello di evitare di intervenire in questo momento estivo perché sarebbe necessario chiudere completamente questo tratto di strada, dovendo dirottare per qualche tempo l'entrata e l'uscita a e da Sciacca dalla zona Cappuccini.