Questa l'opinione dell'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, pronunciata durante un'intervista su SkyTg24, che simboleggia la fase di grande preoccupazione che la Sicilia sta attraversando, con i numeri giornalieri che ad oggi incidono per il 21% sul totale di quelli nazionali, con la Toscana al secondo posto tra le regioni con più contagiati ma con meno della metà degli oltre 1.500 nuovi contagiati che abbiamo avuto nella nostra isola. La Lombardia ha registrato un terzo di nuovi positivi rispetto alla Sicilia. Situazione per fronteggiare la quale sono stati aumentati i posti letto disponibili negli ospedali. Una specie di escamotage per scongiurare il passaggio in zona gialla ed evitare le restrizioni. Ma se i numeri continuano ad essere così alti la prospettiva è quella dell'arancione, se non addirittura il rosso. Al momento ci sono 850 posti disponibili in terapia intensiva. Rimane sullo sfondo il problema delle carenze di personale per poterle gestire. Sicilia che rimane in zona bianca ma potrebbero esserci novità a livello di singoli comuni. Sono una quarantina, infatti, quelli che comunque rischiano l'istituzione della zona rossa. Nello Musumeci sta valutando la situazione, tenendo conto sia della concentrazione di persone positive al virus sia della percentuale di persone vaccinate, ben al di sotto del 70% per la immunizzazione completata, addirittura meno del 60% per chi ha fatto solo la prima dose. Si sta cercando di potenziare ulteriormente gli hub vaccinali, ma se la gente non si sottopone a vaccino ogni potenziamento rischia di essere inutile.
E mentre giungono notizie da Erice di una raffica di multe per mancata osservanza dell'obbligo di Green Pass sia tra i clienti che tra i gestori dei locali pubblici, si stanno facendo i conti anche con le prospettive riguardanti l'inizio del nuovo anno scolastico. Tra le misure previste la capienza all'80% degli autobus, l'uso obbligatorio della mascherina e orari differenziati di ingresso e di uscita.