ieri presenti all’atrio superiore dell’ex Convento dei Gesuiti per un flash mob organizzato dall’amministrazione comunale con in prima linea il sindaco, Francesca Valenti, e gli assessori Gisella Mondino e Sino Caracappa.
Testimonianze e riflessioni sono state lette e narrate dai partecipanti. Molte donne hanno portato con sé un foulard bianco e lo hanno indossato come quelle donne afghane oggi in pericolo di vita dopo l'ascesa dei talebani. Nelle città conquistate scuole e università sono state già chiuse militarmente alle donne, mentre altre sono state rimosse dai loro luoghi di lavoro e nelle strade stanno venendo cancellati quei manifesti con figure femminili a volto scoperto. Le attiviste per i diritti femminili, le giornaliste, le educatrici, le rappresentanti della società civile che difendono i diritti umani temono, adesso, di essere uccise. “Una manifestazione – ha dichiarato il sindaco di Sciacca - che ha voluto esprimere vicinanza al popolo afghano e alle donne, affinché la comunità internazionale, dopo il ritiro militare dall’Afghanistan, vigili sui diritti elementari e fondamentali dei cittadini, sul rispetto della dignità delle donne e venga loro garantita la possibilità di studiare, di lavorare, di partecipare da esseri umani alla vita civile, sociale culturale e politica del Paese. E questo - ha concluso Francesca Valenti - anche in nome di quegli italiani che in Afghanistan sono andati e hanno perso la vita”