L'ultimo bollettino dell'Asp riporta infatti solo due nuovi casi in provincia, 71 guariti, 5 nuovi ricoveri e due decessi avvenuti nei comuni di Favara, che sale a 17 vittime dall'inizio della pandemia, e Joppolo Giancaxio. In quest'ultimo caso si tratta dell'uomo di 54 anni, prima vittima del covid nel piccolo comune agrigentino, di cui abbiamo dato notizia nei nostri tg di ieri. I ricoveri dunque continuano ad aumentare e sale a 25 il numero delle persone ricoverate in degenza ordinaria al Fratelli Parlapiano di Ribera. 28 i pazienti nella medicina covid del San Giovanni di Dio di Agrigento, 4 gli agrigentini ricoverati presso ospedali fuori provincia, 3 le persone in terapia intensiva a Ribera. Invariato il numero delle persone contagiate a Sciacca, sono 42. Stesso discorso per Sambuca di Sicilia, con 6 casi, San Biagio Platani 7, Santa Margherita Belice 34, Santo Stefano Quisquina 1, Siculiana 60 e Villafranca Sicula 2. Migliora invece la situazione a Ribera che scende da 58 a 50 persone contagiate. Casi che scendono anche ad Agrigento con 183, Alessandria della Rocca con 7 persone positive, Burgio che scende a 4, 8 casi in meno a Canicattì per un totale di 274, 4 casi in meno a Favara dove comunque resta altissimo il numero delle persone positive al virus, sono 327, 4 casi in meno anche a Porto Empedocle per un totale di 89. 5 i casi a Lucca Sicula, invariata rispetto al giorno precedente la situazione a Menfi con 53 persone contagiate, Montallegro con 2 e Montevago con 5. A livello regionale, ieri sono stati 1.121 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia su 12.565 tamponi processati. Il tasso di positività è sceso al 9% rispetto al 12% del giorno prima, ma l'isola anche ieri è stata la prima regione d'Italia per numero di contagi. Venti le vittime, tutte riferite ai giorni precedenti. Crescono ancora le ospedalizzazioni: sono 729 i ricoverati nei reparti ordinari, 25 in più, e 88 quelli in terapia intensiva, 4 in più. I guariti sono stati 415. Con il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali al 19% e il dato delle terapie intensive al 9% (le soglie limite sono rispettivamente 15 e 10%), la Sicilia dovrà attendere qualche giorno per capire se finirà o meno in zona gialla. Sarà decisivo infatti l'appuntamento di venerdì quando si pronuncerà la cabina di regia nazionale dopo il monitoraggio di questa settimana. Se la regione dovesse cambiare colore, si tornerebbe com'è noto all’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto, nonché alle limitazioni per gli esercizi pubblici che consistono in un massimo di 4 persone per ogni tavolo sia all'aperto sia al chiuso. L'obbligo di mascherine anche all’aperto, peraltro, è già scattato in 55 comuni dell'isola (nell'agrigentino a Licata, Porto Empedocle, Racalmuto e Ravanusa) per effetto dell'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che impone appunto le restrizioni "da zona gialla" fino al prossimo 6 settembre (compreso). E nella black list della Regione, dalla prossima settimana, potrebbero finire altri comuni se non dovessero aumentare le percentuali di vaccinati. Al momento il parametro è fissato al di sotto del 60%.