Dopo la calma piatta delle due settimane del Ferragosto finalmente il centro di contrada Perriera è tornato ieri ad animarsi di persone che si sono sottoposte alla vaccinazione. 262 le somministrazioni effettuate, delle quali 124 prime dosi. Non succedeva da giorni e giorni. Basti pensare che si è arrivati al record di appena 24 somministrazioni, con l’Hub pressocchè vuoto e operatori in servizio sconfortati. Peraltro da ieri sono tornati anche i militari a supportare medici e infermieri addetti alle somministrazioni. Due le squadre dell’esercito destinate a Sciacca, una delle quali a disposizione di tutto il distretto sanitario.
Finalmente abbiamo rivisto gente in fila per ricevere il vaccino, ha dichiarato uno dei responsabili dell’Hub saccense, il dottore Umberto Indelicato Oliva. Speriamo che si continui così e al centro continuino ad arrivare anche gli ultimi riottosi al vaccino. Nonostante Sciacca registri una buona percentuale di immunizzati, superiore alla media, il responsabile del centro evidenzia che si può fare di più e che medici, infermieri e volontari sono impegnati tutti i giorni dalle 8 alle 20 per vaccinare quanti ancora non hanno ricevuto neanche la prima dose nonostante l’open day. All’hub di Sciacca si può ancora accedere senza prenotazione, dai 12 anni in su. Sono proprio i giovanissimi ad avere incrementato le percentuali dei vaccinati nelle ultime settimane. Tanti gli adolescenti che, probabilmente in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, ma anche della ripresa delle attività sportive, ad esempio, si sono sottoposti alla somministrazione della prima dose. Abbiamo registrato anche la presenza all’hub di qualche insegnante ancora non vaccinato, rimarca il dottore Indelicato Oliva che poi aggiunge “ chi non ha ancora effettuato la prima dose non perda altro tempo, rischia troppo posto che la copertura si raggiunge peraltro a distanza di circa una settimana dalla seconda dose”.
All’Hub di Sciacca ormai vengono esclusivamente somministrati i vaccini a Mrna, non più AstraZeneca o Johnson, eppure c’è chi ancora chiede e persino rinuncia alla somministrazione perché magari quel giorno è disponibile il siero Moderna, rispetto al Pfizer.
E’ assurdo, sostiene Indelicato Oliva, che adesso si faccia differenza anche sulla stessa tipologia di vaccini.