La Sicilia corre verso la “zona gialla” che potrebbe scattare da lunedì 30 agosto. Sono i numeri dei contagi giornalieri, con il primato ormai mantenuto da settimane sulle altre regioni italiane, ma soprattutto quelli delle ospedalizzazioni a non offrire grandi speranze di rimanere in zona bianca. Secondo l’ultimo rapporto Agenas, la Sicilia è ora all'11% di saturazione con un rialzo di 2 punti per le terapie intensive e oltre la soglia è anche il dato sui ricoveri in area medica, stabile al 19%, ben 4 punti al di sopra del tetto del 15%.
Proprio sui numeri, più che sulle parole, si è soffermato il presidente della Regione Nello Musumeci dopo avere registrato giusto ieri 14 nuovi ingressi in terapia intensiva, che hanno fatto salire a 102 le persone attualmente ricoverate. Sono donne e uomini che il Covid 19 ha attaccato duramente e che rischiano – è duro dirlo ma è la drammatica verità – la vita, ha scritto Musumeci in un post su facebook, evidenziando come 78 di questi non sono vaccinati. In degenza ordinaria il trend non cambia. Dei 729 attuali degenti, 552 non hanno fatto neppure una dose di siero. Musumeci che finora ha fatto ricorso ad appelli, iniziative speciali, open day, testimonianze di esperti di chi di Covid è malato o di chi è guarito, ricorre alla freddezza dei numeri per richiamare la popolazione. In questi mesi, ha scritto, abbiamo percorso tutte le strade per far sì che i siciliani si vaccinassero, ma l’isola è sempre rimasta in fondo alla classifica delle Regioni. E’ quella con la più alta percentuale di contagi giornalieri ormai da oltre un mese, con la più alta incidenza di soggetti ricoverati negli ospedali e con le più basse percentuali di vaccinati. Qualcosa tutto ciò dovrà pur significare. Fortunatamente, come avevamo evidenziato nei tg di ieri rispetto all’andamento delle vaccinazioni all’Hub di Sciacca, in tutta la provincia di registra una ripresa delle somministrazioni dopo le settimane di fermo quasi totale a ridosso del Ferragosto. E’ stata l’Asp di Agrigento a evidenziare l’inversione di tendenza con 2517 somministrazioni nella giornata di lunediì (965 nei punti vaccinali di Agrigento, 401 a Canicattì, 267 a Licata, 262 a Sciacca, 188 a Cammarata, 160 a Ribera, 80 a Palma di Montechiaro, 78 a Menfi, e infine 58 sia a Favara che a Bivona). Il commissario Zappia ha rilevato con soddisfazione la ripresa delle somministrazioni, soprattutto nel distretto di Canicattì, in aree dove sinora il tasso di vaccinazione si è attestato su un valore inferiore al 70% della popolazione totale. L’obiettivo, ha aggiunto, è quello di raggiungere in tutta la provincia la soglia dei comuni virtuosi, come Lucca Sicula che ha l’86,41% di immunizzati, Comitini con l’86,13%, Sambuca di Sicilia con l’85,82% e Burgio con l’84,82%. Il commissario dell’Asp ha soprattutto rimarcato il significativo tasso di adesione alla campagna di tutto il Distretto di Sciacca dove nessun comune si colloca al di sotto della soglia del 70% di vaccinati e la città termale è tra i centri con 40 mila abitanti che ha la percentuale di immunizzati tra le più alte in tutta la Regione. Tutto ciò, ha concluso Mario Zappia è frutto della sensibilità dimostrata dalla popolazione saccense ma anche del lavoro portato avanti dalla direzione del Distretto di Sciacca e dell’abnegazione del personale sanitario.
Intanto, come era prevedibile, sono stati prorogati gli open days. L'iniziativa voluta dalla Regione Siciliana per incentivare la campagna di vaccinazione contro il Covid 19 proseguirà fino al 14 settembre.