Rientrano nei 1.409 nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, con l'isola che resta la regione più colpita dai contagi in questa ondata estiva della pandemia. I tamponi processati sono stati 21.519, con un tasso di positività al 6,5%. Altre 9 le vittime, per un totale di 6.259 decessi dall'inizio della pandemia. I guariti sono stati 841. Ancora in aumento il numero di pazienti ricoverati negli ospedali siciliani: sono 751 quelli in area medica, con un incremento di 11 unità rispetto al giorno precedente. Restano stabili invece i numeri in terapia intensiva, con 102 posti letto occupati e 6 nuovi ingressi in rianimazione nelle ultime 24 ore. Se la scorsa settimana il passaggio in zona gialla è stato evitato, adesso sembra invece essere scontato. Domani, come ogni venerdì, è previsto il monitoraggio dell’Istituto superiore della sanità che darà il quadro completo e la cabina di regia ufficializzerà, quasi certamente, il primo cambio di colore che riguarderà proprio la Sicilia. Il monitoraggio dell’Istituto Superiore della Sanità prenderà in considerazione i dati settimanali, ma basta osservare i numeri giornalieri pubblicati da Agenas (l’agenzia nazionale che monitora i servizi sanitari regionali) per avere il quadro reale. La Sicilia supera abbondantemente tutti i 3 parametri che decidono il cambio di colore delle regioni. Incidenza ogni 100 mila abitanti a 186,27 (contro il limite di 150); posti letto in area non critica occupati al 20% (il limite è 15) e occupazione delle terapie intensive all’11% (un punto percentuale in più del limite). Questo nonostante da venerdì scorso la Regione abbia inserito nel conteggio dei posti letto in rianimazione comunicati ad Agenas, tutti i posti potenzialmente attivabili in caso di emergenza (passando così da 725 a 934). Ma la crescita dei ricoveri non si è arrestata, così come la crescita dei contagi, +33,6% nell’ultima settimana - secondo l’analisi della Fondazione Gimbe . Ormai da diversi giorni la Sicilia è la regione con più casi in Italia. Nell'isola si parte, intanto, con i vaccini in farmacia e la prima provincia dove dalla prossima settimana sarà attivo il servizio è Palermo. “Palermo è la prima provincia della Sicilia a partire con la vaccinazione in farmacia – annuncia soddisfatto Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma – . Le nostre farmacie potranno dare un significativo contributo all’implementazione della campagna vaccinale proprio adesso che, con l’aumento dei contagi e il possibile imminente rischio del ritorno in zona gialla, occorre intensificare le vaccinazioni. E’ questo l’unico modo disponibile per evitare nuove restrizioni che danneggerebbero non solo la salute dei cittadini, ma anche l’economia”, conclude Federfarma.