Sono questi i tristi primati della Sicilia riferiti alla violenta ondata estiva della pandemia che non dà tregua. Ieri altri 1.097 nuovi casi di coronavirus registrati su 17.082 tamponi processati hanno lasciato la Sicilia saldamente al primo posto per numero di contagi giornalieri, con tasso di positività al 6,4%. Quindici i morti. E anche se nella giornata di ieri si sono mantenuti stabili i ricoveri, con 752 pazienti nei reparti ordinari e 103 in terapia intensiva, in entrambi i casi restano sempre sopra la soglia di occupazione dei posi letto. L'isola è infatti all’11% per le terapie intensive e al 20% per l'area non critica. Gli attuali positivi sono 26.110, con un incremento di 604 rispetto al giorno prima. I guariti ieri sono stati 478. L'altro triste primato, come si diceva, riguarda le vaccinazioni. La Sicilia, secondo fonti del Ministero della Salute, resta fanalino di coda in Italia. Solo il 55,2% della popolazione risulta immunizzata con doppia dose rispetto alla media nazionale del 62,2%. Le persone in attesa della seconda dose sono l'8,4%, mentre il dato più preoccupante è quello delle persone senza neanche una dose: il 36,3%, contro una media italiana del 29,3%. In buona sostanza, più di un siciliano su tre non è ancora vaccinato. Per quanto riguarda le fasce d'età, la popolazione over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 19,6% (la media in Italia è del 12,9%), mentre la fascia di giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 52% (media in Italia 46,9%). Fino ad oggi sono complessivamente 5 milioni 597 mila 547 le dosi somministrate, che corrispondono all'87,5% delle dosi consegnate. In percentuale, ha fatto peggio solo la Calabria con l'84%. Rispetto al target di popolazione, i capoluoghi di provincia in cui si registra la più bassa percentuale di vaccinati in tutte le fasce d'età sono Catania, Siracusa e Messina, le più "virtuose" sono invece Agrigento, Palermo, Ragusa ed Enna che hanno superato il 72%. Bene anche Trapani e Caltanissetta. Per l'assessore regionale alla salute Ruggero Razza, sono stati e continuano ad essere i flussi turistici e i non vaccinati a causare questa alta circolazione del virus. In Sicilia l'80% dei ricoverati non è vaccinato, ha ricordato Razza in queste ore, queste persone oggi sono pentite, ma non si sono vaccinate quando avrebbero potuto e dovuto farlo. La Sicilia, grazie a Dio, è stata letteralmente invasa da un flusso turistico proveniente da ogni parte d'Italia e del mondo e quindi paghiamo l'effetto di una grande circolazione del virus, ha poi aggiunto l'esponente del governo Musumeci. Abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non si è sottoposta al vaccino di fare come la maggioranza, che invece lo ha fatto: questa minoranza non può decidere le sorti di tutti gli altri, ha concluso l'assessore alla salute.