e non si hanno notizie degli elaborarti che dovevano essere aggiornati e trasmessi all'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente come prescritto dallo stesso decreto di approvazione. Comincia così il documento diramato oggi dal Circolo “Marina-San Michele” di Fratelli d'Italia, di recente costituzione, e firmato dall'architetto Ignazio Gallo, che ne è il presidente. Ritiene, Gallo, che l'assenza di notizie sul nuovo strumento urbanistico di Sciacca sia una circostanza che mantiene le grandi difficoltà di gestione del territorio da parte degli uffici e le incertezze da parte del cittadino e dei professionisti (notai, mediatori immobiliari, consulenti, commercialisti etc..). Fa notare, il presidente del circolo del partito di Giorgia Meloni, che la maggior parte dei certificati di destinazione urbanistica rilasciati dal comune al momento sono trascritti “quasi al condizionale”, dove la lettura è raccomandata alla presenza di uno più urbanisti. “Ciò – scrive l'architetto Gallo - comporta per gli operatori economici non pochi problemi per avviare un processo di investimento o ristrutturazione aziendale dove la conformità urbanistica è elemento essenziale per poter avviare qualsiasi atto amministrativo legato all'iniziativa imprenditoriale sia nel settore agricolo – ittico che industriale o commerciale”. Ad opinione di Ignazio Gallo “queste incertezze di destinazione urbanistica delle aree del territorio, espongono il cittadino anche a commettere involontariamente errori di pagamenti all'erario visto che molte aree edificabili del precedente Piano Regolatore (PC n°6 – attuato nel 1973 e sostituito dall'attuale PRG nel 2020) avevano l'obbiettivo incrementare e sviluppare l'offerta turistica della nostra città oggi riconvertite, senza controdeduzioni da parte dell'amministrazione, in zona agricola”. Secondo il circolo “Marina-San Michele” di Fratelli d'Italia, pertanto, è auspicabile che l'amministrazione Valenti dia un maggiore impulso sulla questione senza ulteriori ritardi anche perché molti cittadini ai fini tributari, per non ricadere nell'errore, hanno già anticipato i tributi locali dell'anno in corso tenendo conto delle ultime tariffe applicate, pur avendo subito anche una perdita patrimoniale per via delle modifiche urbanistiche subite quasi un anno fa.