a prescindere della dotazione di risorse destinate al Mezzogiorno,è stato impostato con un vecchio criterio che disattende non solo le raccomandazioni contenute all’interno di Agenda 2030 ma anche le indicazioni oramai chiare di una transizione ecologica verso quel modello di Economia Circolare che caratterizzerà sempre più le politiche del futuro. A pagare lo scotto maggiore di questo errore di impostazione sarà, come al solito, la provincia di Agrigento, che sconta un’assenza di opere preesistenti e più grave mancanza di progettualità”.
Ad intervenire con forza sul tema dell’assenza di risorse stanziate per la provincia di Agrigento nel Pnrr, già lanciato dall’Ordine degli Architetti di Agrigento, presieduto da Rino La Mendola, sono la presidente dell’Ordine degli Agronomi e dei dottori Forestali, Maria Giovanna Mangione, e il presidente del Collegio territoriale dei Periti Agrari Francesco Ciaccio, parti della Rete delle professioni tecniche.
“L’essere rimasti tagliati fuori, ancora una volta, da importanti risorse - continuano - è particolarmente grave considerata l’assenza in questa parte della Sicilia non solo delle grandi infrastrutture ma anche delle opere essenziali, con pesantissime ricadute su tutto il sistema socioeconomico, in particolare quello agricolo, zootecnico e forestale, già in grave crisi.
Maria Giovanna Mangione ribadisce, inoltre, che oggi come mai occorrono "opere per sanare l’isolamento tra i territori e attuare quelle politiche sociali ed ecologiche che stanno alla base dell’Economia Circolare. Su questi temi - prosegue - l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Agrigento lancia un forte grido di allarme chiedendo, prima possibile, anche attraverso la Rete delle professioni tecniche, una concertazione sociale che veda, nei modi opportuni, un coinvolgimento di tutta la società civile”.
Posizioni, queste, sostenute anche da Francesco Ciaccio.
Sul tema delle infrastrutture, la Rete delle Professioni Tecniche, a cui aderiscono gli Ordini professionali dell’area tecnica, sta organizzando, per il prossimo autunno, un evento finalizzato a lanciare un appello alle istituzioni competenti affinché siano investite nuove risorse per la realizzazione di una serie di interventi infrastrutturali organici per potenziare il sistema portuale, aeroportuale, ferroviario e stradale a servizio della Sicilia centro-meridionale e soprattutto dell’Agrigentino.