che si occupa di assistenza ai disabili, sfrattata dai locali che occupava all'interno dell'ospedale di Sciacca.
Il Comitato Civico per la Sanità si è rivolto al commissario dell'Asp Zappia (e, per conoscenza, al sindaco Francesca Valenti), invocando sensibilità e capacità di conciliare le esigenze dell'ospedale con quelle di quella che viene definita “valorosa” associazione Agape.
Il portavoce del Comitato Ignazio Cucchiara e il coordinatore Franco Giordano dicono a Zappia di tenere conto del fatto che è l'intera città di Sciacca che chiede di trovare una soluzione. L'invito è a considerare, in ogni suo risvolto, la questione dei locali al piano terra (precisazione evidentemente doverosa) concessi all'associazione Agape, tenuto conto anche del fatto che c'è un contratto di locazione tuttora in vigore con scadenza nel 2022. Ricordano, infine, che nei 20 anni trascorsi dalla concessione (avvenuta nel 2002) dei locali all'Agape, le autorità del tempo hanno partecipato attivamente a tutte le iniziative che qui sono state organizzate.
Anche “L'Altra Sciacca” si schiera con l'Agape, e oggi il sodalizio presieduto da Pietro Mistretta parla di sfratto senza senso nei confronti di un'associazione che da anni si occupa di persone con disabilità.
L'Altra Sciacca auspica un ripensamento da parte dell'Asp di Agrigento, al fine di consentire alle famiglie, già provate dalla mancanza di strutture adeguate sul territorio e, ancora di più, dalla pandemia e dalle conseguenze relazionali ad essa associate, di potere ritrovare un po' di serenità. Tra l'altro i genitori negli anni si sono fatti carico di lavori volti a migliorare i locali in questione e a renderli accessibili.
Stando a quanto si apprende, l'Asp avrebbe bisogno di questi locali per destinarvi un servizio sicuramente molto importante come quello per le tossicodipendenze. Il complesso ospedaliero di Sciacca possiede diversi locali inutilizzati sin da quando è stato inaugurato, e l'auspicio è che in ogni caso si possa trovare una soluzione, mentre si attende ancora quella che riguarda l'individuazione dei locali del centro medico legale dell'Inps per fare spazio al quale è stato spostato il centro alzheimer.