La prima segnalazione che vi proponiamo nella rubrica odierna, riguarda l’ospedale di Sciacca. Sicuramente non è facile continuare a fronteggiare l’emergenza covid, ma la nuova burocrazia imposta dalle restrizioni vigenti sta creando diversi disagi. Ci è stato segnalato, ad esempio, che per accedere al Cup, centro unico per le prenotazioni, è obbligatorio aver misurata la temperatura non, come sarebbe logico, nello spazio antecedente l’entrata, ma dall’altra parte della struttura, all’ingresso del Giovanni Paolo II. Gli utenti, e tra di loro spesso anche anziani, con difficoltà motorie o persone con dei problemi di salute, sono costretti a fare il giro del nosocomio soltanto per la rilevazione della temperatura. Un disagio evitabile facilmente. Speriamo che l’appello del nostro telespettatore venga al più presto ascoltato.
Passiamo ad un’altra segnalazione dal sapore tutto siciliano, terra in cui i servizi pubblici peccano nell’organizzazione. Parliamo dei trasporti, in particolare degli autobus della ditta Gallo Sais che collegano Sciacca a Palermo. Occhio agli orari delle corse. Un saccense ci riferisce che sia il sito internet sia il cartellone presente a Palermo al terminal di via Fazello, indicano gli orari delle corse invernali, non tenendo conto che, invece, nei mesi estivi il numero delle corse viene ridotto. Succede quindi, come al nostro telespettatore, di dover aspettare invano un autobus che, invece, non arriverà. Chiedendo spiegazioni in biglietteria, il saccense si è sentito rispondere che prima di organizzarsi avrebbe dovuto informarsi telefonicamente, come se fosse normale che sul sito e sulla cartellonistica dedicata non siano presenti le corse aggiornate. Anche in questo caso, si spera che il servizio di comunicazione, oltretutto tra città turistiche, possa essere migliorato ed aggiornato il più presto possibile.
Andiamo ad una delle più classiche segnalazioni: la sporcizia e la mancata scerbatura tra le strade cittadine. Le foto che vi mostriamo sono state scattate nel rione 4 novembre, in zona via Cappuccini. Tra l’erba ai bordi della strada, si distinguono cartacce, bottiglie di plastica ed anche mascherine. All’incuria e alla mancata pulizia da parte degli operatori ecologici, si aggiunge l’inciviltà di chi getta per terra i rifiuti che poi il vento trascina ovunque. Una segnalazione che riportiamo diverse volte nella nostra rubrica. Le cattive abitudini tardano, infatti, a morire.
Così come, avviene, in contrada Santa Maria. Concludiamo la nostra rubrica in bellezza ( si fa per dire ). Le discariche abusive non vengono create soltanto nella via principale, come nel caso di quella che è stata recentemente bonificata. Se si imbocca una stradina, per intenderci dove insiste la centrale dell’Enel, ci si ritrova davanti ad uno spettacolo raccapricciante. L’arteria, già dissestata e priva di asfalto in diversi tratti, viene ristretta dai numerosissimi ed ingombranti rifiuti. Lungo tutta la strada, che conduce fino a via Sant’Agata dei Goti, nei pressi del cimitero, si trova davvero di tutto. Non mancano i rifiuti speciali come gli elettrodomestici e soprattutto non manca l’amianto, spezzato, presente in più punti lungo l’arteria. Ci sono seggiolini, materassi, sacchetti di umido ed indifferenziata. È presente sul posto anche un cartello che indica che la zona è stata posta sotto sequestro, ma chissà quanti anni fa. Una strada abbandonata e dimenticata da tutti, tranne da chi è costretto a percorrerla per raggiungere le proprietà private ed, evidentemente, dagli incivili che preferiscono raggiungere questo posto piuttosto che recarsi all’isola ecologica per disfarsi dei rifiuti. Anche qui, dunque, è necessario bonificare l’area.